FORMIA – La moria dei pesci nel Rio Santa Croce è legata alle alte temperature degli ultimi giorni che hanno determinato un drastico abbassamento del contenuto d’ossigeno nell’acqua. E’ quanto riferito al Comune di Formia dal servizio veterinario dell’Asl, intervenuto presso il torrente dove negli ultimi giorni era stata segnalata la presenza di carcasse di pesci galleggianti sul pelo dell’acqua. Del caso si è immediatamente occupato anche l’Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune che ha effettuato un sopralluogo sul posto in collaborazione con Guardia Costiera, Vigili Urbani e ufficio Ambiente.
L’ispezione, effettuata in prossimità del ponte tra via delle Vigne e via Madonna delle Grazie, ha consentito di appurare la presenza in superficie di circa 15-20 esemplari di cefalo ancorati tra gli arbusti e la vegetazione. Nei due rilevamenti eseguiti dall’Asl, la temperatura dell’acqua è risultata pari a 24 e 28 gradi centigradi. I pesci, gran parte dei quali di taglia non inferiore ai 25 centimetri, erano già in stato di putrefazione, da cui il cattivo odore segnalato dai residenti. Al momento del sopralluogo, le acque del rio apparivano ferme, torbide e stagnanti, con una profondità media di 20-30 centimetri. Condizioni che si determinano spesso l’estate dopo periodi di grande siccità. Date le premesse, i tecnici del servizio veterinario hanno ritenuto il fenomeno “riconducibile alla totale mancanza di ossigeno nell’acqua”.
“L’episodio che ha destato qualche preoccupazione tra i cittadini – commenta l’Assessora alle Politiche Ambientali Maria Rita Manzo – è dunque attribuibile all’aumento della temperatura, così come altri fenomeni di fioritura algale registrati lungo la costa in questi ultimi giorni. L’Amministrazione resta vigile, tuttavia, consapevole delle criticità ambientali che, da molti anni, affliggono il rio Santa Croce dove permane il giudizio di non balneabilità da parte dell’Arpa, l’organo regionale deputato ai controlli ambientali. Lavoriamo sul fronte del monitoraggio come su quello della prevenzione degli scarichi abusivi. Ringrazio la Guardia Costiera, il personale dell’Ufficio Ambiente e i Vigili Urbani per la consueta disponibilità e collaborazione”.