TERRACINA – Tragedia sfiorata questa mattina all’imbocco del porto di Terracina. La segnalazione al numero 1515, arrivata verso le 11, indicava la presenza di una barca in avaria, con due occupanti in grave pericolo. Un boato aveva richiamato l’attenzione dei diportisti presenti sulle banchine, impressionati dalle fiamme alte prodottesi in mezzo al mare. Immediatamente venivano inviati i guardiacoste della capitaneria di porto di Terracina, a bordo dell’unità cp 2090. Al loro arrivo i militari trovavano i due occupanti del motoscafo modello Regal, lungo 24 piedi e 50, dotato di motore a benzina entrobordo, già vicino al molo e procedevano alle operazioni di spegnimento. Successivamente si univano due vigili del fuoco a bordo di altri mezzi. A quel punto è iniziata una fase piuttosto complessa. I guardiacoste hanno agganciato la barca e l’hanno trainata con cavi d’acciaio per non farla affondare. Movimentazione piuttosto delicata in quanto, considerando il basso fondale, il porto era a rischio di ostruzione. Dopo circa due ore di tentativi la barca è comunque affondata, ma si è evitato il blocco del traffico per traghetti e pescherecci. Le varie fasi sono state portate avanti in costante contatto e supervisione del compartimento marittimo di Gaeta.
Allo spegnimento ha collaborato anche la motobarca dei Vigili del fuoco VVF 1086, partita dal distaccamento marittimo di Gaeta. Secondo una prima ricostruzione sembra che il natante sia partito dal fiume “Mortacino”, per andare in porto allo scopo di fare dei lavori. Ha fatto carburante e poi è uscito dal porto quando è avvenuta l’esplosione. A quanto risulta era stato comprato da poco. I due naufraghi, F.L. ed A.C. le loro iniziali, sono stati successivamente ascoltati in capitaneria, dove hanno spiegato le loro ragioni. E’ in corso di accertamento anche l’eventuale danno ambientale.
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