MINTURNO – Non è ancora uno scontro istituzionale ma poco ci manca. Il Comune di Minturno conferma la propria volontà di accogliere 25 cittadini extracomunitari richiedenti asilo politico ma vuole vederci chiaro sulla presenza, sul proprio territorio comunale, di altri rifugiati seguiti da presunte cooperative sociali attraverso programmi approvati dal Ministero degli Interni.
Lo scrive senza tentennamenti il neo sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli, in una lettera inviata al Prefetto di Latina Pierluigi Faloni, che fa seguito all’iniziativa promossa dallo stesso Prefetto di Latina la scorsa settimana in un incontro in cui la neo assessore ai servizi sociali del comune, Mimma Nuzzo, aveva confermato l’adesione dell’ente al progetto Sprar del Viminale incentrato all’accoglienza e alla formazione di questi extracomunitari presso una struttura alberghiera sul lungomare di Scauri.
I dubbi del comune di Minturno sono ben altri. “Sono finalizzati – come scrive il sindaco Stefanelli – a conoscere i dati precisi sull’identità, posizione e collocazione di questi ulteriori ospiti anche perché – aggiunge il sindaco – nella mia comunità cominciano ad affiorare segnali di preoccupazione e di malumore nei confronti dei quali c’è bisogno di avere notizie certe ed aggiornate, utili a predisporre le necessarie misure di intervento. E poi c’è l’aspetto economico. Il Comune non vuole sborsare un euro perché le mie casse – conclude Stefanelli – sono drammaticamente vuote”.
Intanto, il consigliere comunale dell’opposizione Vincenzo Fedele ha presentato un’interrogazione consiliare relativa alla delibera di Giunta Comunale n° 20 del 02 agosto 2016 relativa al progetto per l’accoglienza ai richiedenti Asilo e Rifugiati nel territorio minturnese:
“Il sottoscritto Fedele Vincenzo, in qualità di Consigliere comunale Capogruppo della lista “Fedele Sindaco”, alla luce dei possibili importanti risvolti sull’intera comunità minturnese di quanto deliberato con una “mera” presa d’atto da codesta Giunta comunale in data 02 agosto 2016, chiede alle SS.VV.:
1) Che tale delicata questione, avviata peraltro durante la gestione commissariale dell’Ente e quindi senza alcun coinvolgimento della politica locale, sia portata quanto prima all’attenzione del Consiglio comunale al fine di consentirne una più attenta disamina sotto tutti gli aspetti ed in particolare a quelli legati alla sicurezza del territorio ed alla sanità;
2) di conoscere l’esatta distribuzione delle somme finanziate dal Ministero degli Interni, pari a 197.950,00 euro per l’anno 2016 e 337.625,00 euro per l’anno 2017;
3) di conoscere se le somme necessarie alla realizzazione del progetto in esame, pari a 10.419,14 euro per il 2016 e 17.770,96 euro per il 2017, comporteranno ulteriori tagli al settore Servizi Sociali e se tra i predetti costi a carico dell’Ente comunale, siano stati considerati anche quelli relativi alla necessaria implementazione del servizio di vigilanza e, in caso contrario, se si intende prevedere nel redigendo bilancio di previsione ulteriori stanziamenti per tale esigenza;
4) di conoscere se codesta Amministrazione ha già predisposto in sinergia con gli altri Enti preposti i necessari controlli sanitari di tutti i soggetti ospitati nel nostro territorio;
5) di conoscere il numero esatto dei richiedenti Asilo e Rifugiati che sono o che saranno ospitati nel nostro territorio comunale e la loro esatta sistemazione oltre che i loro responsabili di zona.
Con l’occasione, atteso il lasso di tempo trascorso, si sollecita anche la risposta alla mia precedente interrogazione consiliare datata 08 luglio 2016 relativa allo stato di avanzamento dei lavori per il posizionamento di numero 2 terrazze sul lungomare di Scauri”.