PONTECORVO – Manifesti abusivi disseminati in tutta la città: l’Opposizione Consiliare di Pontecorvo sul piede di guerra.
“Ci domandiamo perché l’amministrazione adotta atti se poi sono loro stessi a non rispettare le regole?” Questo il duro attacco della minoranza in riferimento ad un decreto sindacale promosso proprio dall’attuale amministrazione. Il decreto recita nei punti principali“ è vietato porre in essere qualunque attività incompatibile con la conservazione dei beni comunali o comportamenti e/o azioni che compromettono il decoro urbano […] e in particolare: […] – affiggere e/o apporre manifesti e qualunque altra forma di informazione e/o comunicazione e/o pubblicità al di fuori degli spazi autorizzati su elementi del patrimonio pubblico e su arredi urbani, in particolare sugli alberi, sui pali dell’illuminazione pubblica, della segnaletica stradale, sui contenitori della raccolta dei rifiuti, sulle cassette postali, su cabine elettriche e telefoniche, sui muri e su qualsiasi altra struttura di proprietà comunale e su altri manufatti urbani”.
I manifesti incriminati, fa sapere l’opposizione, sono affissi proprio su “contenitori della raccolta rifiuti” e addirittura “sui muri” all’entrata del Palazzo Comunale. Il tema pubblicizzato dai suddetti manifesti è proprio l’evento in programma per Ferragosto, organizzato dal Comune di Pontecorvo, e, ancor prima, la manifestazione “Miss Italia” promossa ugualmente dall’amministrazione comunale.
“Il Comune di Pontecorvo ha riempito il Paese di manifesti abusivi – le dichiarazioni a voce unica dell’Opposizione Consiliare di Pontecorvo – che pubblicizzano l’evento in programma per Ferragosto. Sono stati apposti in maniera incivile, sia sui muri che sui bidoni dell’immondizia, non rispettando le norme e quindi gli spazi riservati all’affissione dei manifesti. Non è la prima volta che succede, in quanto questo comportamento è stato adottato sia per l’evento “Miss Italia”, sia per le locandine dell’ “Estate Pontecorvese”.
La cosa che fa più riflettere è che il Comune si è da subito battuto per sensibilizzare la città al tema del decoro urbano, divenendo, però, l’ente in primis a non rispettarlo. In tal senso l’amministrazione ha divulgato nei confronti della cittadinanza, circa un mese fa – concludono i consiglieri di minoranza Roscia, Renzi, Tribini, Sardelli e Di Schiavi Iorio – un decreto sindacale con cui si vietava alle persone di deturpare il decoro urbano affiggendo i manifesti fuori dagli spazi consentiti, o comunque sull’arredo urbano. Sono i primi a chiedere legalità ed i primi a non rispettare le regole da loro stessi dettate”.