GAETA e FORMIA – Nell’ambito dell’attività di controllo svolta dai militari della Guardia Costiera di Gaeta lungo il litorale di giurisdizione, finalizzata a garantire l’osservanza delle norme poste a tutela della sicurezza dei bagnanti, il personale delle pattuglie di terra ha accertato, presso la spiaggia di San Vito, la violazione dell’obbligo per gli assistenti di salvataggio di svolgere in via continuativa il loro servizio.
Al momento del controllo, infatti, i due assistenti di salvataggio non sono risultati presenti nelle rispettive postazioni, non potendo così garantire, come previsto, la sicurezza dell’attività di balneazione. I militari hanno pertanto provveduto a contestare loro la violazione della normativa vigente, sanzionando gli stessi e la struttura balneare presso la quale prestano servizio per oltre 6000 euro.
La sicurezza della balneazione e il rispetto della fascia di mare ad essa riservata è stata oggetto di mirata attività di controllo da parte del personale delle motovedette della Guardia Costiera di Formia, che in località Gianola, nelle acque antistanti il Parco Regionale Riviera di Ulisse – Parco di Gianola – ha accertato la presenza di un natante da diporto all’ormeggio a pochi metri dalla scogliera a picco. Pertanto, dopo aver fatto allontanare l’unità dall’area interdetta, essendo zona di particolare pregio ambientale, il personale ha contestato al trasgressore la violazione amministrativa con una sanzione di oltre 300 euro.
Nell’ambito dell’attività tesa alla tutela ambientale e delle risorse ittiche, il personale della Guardia Costiera di Formia, ha svolto, questa mattina, una specifica attività di contrasto agli illeciti lungo la filiera ittica accertando sulla spiaggia di Gianola la presenza di due venditori abusivi di prodotti ittici.
I due soggetti, entrambi originari della provincia di Napoli, erano intenti a vendere ai bagnanti il pescato senza possedere alcuna documentazione amministrativa, non garantendo in tal modo la rintracciabilità del prodotto né la possibilità di accertarne l’origine, in violazione delle norme poste a tutela della salute del consumatore.
Pertanto i militari, accertato il fatto, hanno posto sotto sequestro amministrativo oltre un quintale di prodotti ittici (orate, spigole, gamberoni, etc.) per un valore commerciale di circa duemila euro. Dopo gli accertamenti del competente personale sanitario della ASL il prodotto è stato avviato alla distruzione. Ai due trasgressori veniva elevata una sanzione amministrativa per oltre 8000 euro.