MINTURNO – Avviato l’iter per lo scioglimento della convenzione tra il Comune di Minturno e l’Ismef. L’amministrazione comunale ha infatti preso la decisione, non avendo ricevuto risposta dall’istituto di formazione ad una missiva inviata a fine luglio, nella quale si chiedeva di fornire un dettagliato piano formativo dei prossimi anni per verificare se sussistono ancora i requisiti per mantenere in vita la convenzione. Ad oggi, dopo oltre un mese, l’Ismef non ha risposto al Comune.
Pertanto, il sindaco Gerardo Stefanelli ha avviato le procedure per sciogliere entrambe le convenzioni che riguardano l’utilizzo del Castello Baronale di Minturno, già in scadenza il prossimo 17 gennaio, e dell’ex fabbrica di laterizi Sieci di Scauri, che prevede un usufrutto di trenta anni. Decisione, questa, che affianca quella già presa dal commissario prefettizio Bruno Strati.
“Stiamo dando seguito a quanto detto in campagna elettorale – dichiara il primo cittadino – La questione necessitava di passaggi amministrativi indispensabili prima di poter agire con lo scioglimento. Inoltre, abbiamo affrontato prima le urgenze determinate dalla situazione trovata negli uffici comunali e dalla stagione estiva. Ora si entra nel vivo delle scelte amministrative e con il nuovo segretario comunale, che si insedierà a breve, avvieremo le procedure per ridare ai cittadini due beni di inestimabile valore come il Castello Baronale e l’ex Sieci”.
Dopo il passaggio in giunta, la questione sarà portata in consiglio comunale per l’approvazione definitiva e l’immediata eseguibilità. Stefanelli, infine, spiega anche come verrà gestito l’utilizzo di entrambi i due monumenti: “Ad oggi il Comune non ha le possibilità economiche per poterli gestire, per questo lavoreremo ad un progetto di gestione che coinvolga anche i privati. C’è bisogno di far ripartire l’economia minturnese con azioni mirate”.
Giuseppe Mallozzi
Fonte: Il Giornale di Latina
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