ITRI – Oltre mille fedeli, giunti, molti a piedi con 50 Km di cammino, chi in autobus, chi in macchina, hanno raggiunto, oggi, festa della Natività di Maria il Santuario mariano della Civita, situato a 700 metri dal mare, ad Itri, nell’arcidiocesi di Gaeta.
Ad accogliere i numerosi pellegrini sono stati i cinque padri passionisti a servizio del santuario (PP. Emiddio Petringa, Antonio Rungi, Cherubino De Feo, Francesco Vaccelli, Mario Corvino), giunti al luogo mariano nelle prime ore della mattinata, percorrendo i 13 Km a piedi, da Itri al Santuario, nel cuore della notte. Il pellegrinaggio è stato guidato da parroco don Lorenzo Langella e dal vicario-parrocchiale. La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal vescovo di Sessa Aurunca, monsignor Orazio Francesco Piazza e concelebrata dai sacerdoti diocesani.
Tutti i pellegrini, tra i quali diversi ammalati, si sono accostati al sacramento della confessione ed hanno ricevuto la santissima eucaristia. Nonostante il tempo inclemente che ha accompagnato i pellegrini per buona parte del tragitto, da Cellole alla Civita, la presenza è stata numerosa e come, tutti gli anni, sentita e partecipato. Moltissimi i giovani che per tradizione svolgono con fede e sacrifico questo atto di culto mariano anche in ringraziamento alla Madonna o per chiedere grazie o per assolvere ad un voto fatto. Nel corso dell’omelia, monsignor Piazza, ha parlato del significato della festa della natività e del valore del pellegrinaggio nell’anno giubilare della misericordia.
Ha concluso le sue riflessioni invitando tutti a confidare nel Signore, a fidarsi del Signore e affidarsi a Lui con tutto il cuore, sull’esempio di Maria, Madre di Dio, Madre della Chiesa e Madre nostra dolcissima” e con la preghiera della Salve Regina ha chiuso il suo sentito intervento, davanti al numero gruppo di fedeli che per difendersi dal freddo e dal vento (la messa è stata celebrata all’aperto, con inizio alle ore 8.00) si proteggeva con coperte, giacche a vento.
Il pellegrinaggio è stato concluso con la venerazione dell’immagine della Madonna e con l’ultima preghiera recitata dal Vescovo, mentre i fedeli, in segno di rispetto uscivano lentamente dalla chiesa, indietreggiando, senza voltare le spalle alla venerata immagine, ritrovata su questo monte intorno all’anno mille. Oltre mille anni di storia e di devozione che continua trasmettendosi di generazione in generazione.
Nel corso della giornata di festa sono arrivati, al santuario, altri pellegrinaggi, tra quelli più consistenti è stato il pellegrinaggio di Rocca d’Evandro, in provincia di Caserta. Le sante messe iniziate con quella delle ore 8.00, sono proseguite con le celebrazioni delle ore 9.00 (P.Francesco Vaccelli), ore 10,30 (P.Cherubino De Feo), ore 12.00 (P.Antonio Rungi) e nel pomeriggio con i religiosi della comunità passionista del Santuario, guidata dal superiore-rettore, padre Emiddio Petringa e dal Vice-superiore, padre Antonio Rungi.
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