GAETA – Si è riunito nei giorni scorsi il Direttivo del Comitato di base Gaeta Medievale, composto da Antonio Trani, Peppe Giuliani, Pasquale Turco e dal coordinatore Raffaele Aprile, per discutere sulla gestione amministrativa e sulla pulizia del territorio da parte dell’Amministrazione comunale.
Il Direttivo ha constatato la fallimentare gestione del programma estivo, richiesto più volte all’Amministrazione, al fine di gestire al meglio il territorio, vanificando in questo modo anche la figura dello stesso Comitato, come elemento democratico rappresentativo.
Sono state rilevati l’assenza e il mancato controllo da parte della Polizia Locale, che ha in questo modo lasciato il rione in uno stato di totale anarchia, e il completo disinteresse in merito alla richiesta di nuova illuminazione e di una idonea gestione della raccolta differenziata, con la zona alta ancora priva di isola ecologica mobile.
Problema di rilevante importanza, totalmente ignorato, l’intervento su strade e marciapiedi, scalette e rampe tipiche dell’urbanistica del centro storico, lasciati in dissesto totale e abbandono, e sui quali si verificano buche e mancanza di asfalto, rendendo elevato il grado di pericolosità. Basti pensare, che l’ultima azione di rifacimento del manto stradale risale alla visita di papa Giovanni Paolo II. Inoltre, alcune zone, situate sui principali itinerari turistici, sono in uno stato di completo abbandono, come Salita San Giovanni, la rampa di via Pio IX, le rampe che collegano via Aragonese, le chiese di San Domenico, di Santa Caterina e di San Francesco. Porta Domnica langue da circa vent’anni.
Tra le numerose promesse disattese, anche l’impegno di installazione di pensiline al capolinea dei bus S. Erasmo.
Il Comitato aveva anche presentato al Sindaco una petizione specifica di cittadini del quartiere, al fine di individuare delle zone riservate con strisce gialle per residenti e aree di parcheggio alternative. In un incontro svoltosi nella sede comunale, il sindaco Mitrano, in presenza del direttivo del Comitato, ha interpellato il Comandante della Polizia Locale, al quale ha contemporaneamente demandato di provvedere alle esigenze espresse. Non è avvenuto nulla. Le firme di petizione non sono state considerate, e allora ci si chiede: le nostre esigenze sono realmente state recepite dal Comandante o il Sindaco si è fatto beffa delle esigenze dei cittadini?
Per non parlare delle autorizzazioni di accesso al quartiere rilasciate, per le quali non c’è alcun tipo di rapporto quantitativo con i residenti.
La Polizia Locale non ha mai controllato la zona medioevale, salvo che in caso di chiamate su richiesta, nonostante le numerose macchine parcheggiate in zona vietata o in doppia fila.
Inoltre, l’assenza di parcheggi e soprattutto di una zona che consenta alle autovetture di fermarsi all’ingresso del centro storico, facendo in modo che l’interesse turistico venga usufruito in forma pedonale, causa una carenza di ricettività.
Si tiene a precisare che le indicazioni e i consigli proposti all’Amministrazione Comunale, sono solo ed esclusivamente nell’interesse del rione e della città, e infatti il Comitato è sempre stato favorevole agli interventi che donano lustro al quartiere, come nel caso dell’ultimo in piazza papa Gelasio. Per tutto il resto, così non è stato, e questa Amministrazione si è resa protagonista solo di una politica di facciata.
L’unico responsabile di qualsiasi tipo di intervento e di programmazione che vengano effettuati sull’area comunale è il Sindaco, che ha il dovere di ascoltare le esigenze e concordare con i cittadini le opere da effettuare.
Ignorare l’interesse collettivo è sinonimo di una politica clientelare e faziosa. E il quinquennio di questa Amministrazione insapore e fallimentare, perché priva di programmazione e progettualità, ha sortito solo incapacità e promesse non mantenute.