FORMIA – “Stupore, amarezza, e delusione, ma anche granitica volontà di rivendicare e di perseguire i nostri diritti”. Comincia così la nota delle 4 operatrici dell’Asilo nido “La vecchia Quercia” di Formia rimaste senza lavoro nonostante le promesse del sindaco di Formia, Sandro Bartolomeo, all’atto del passaggio della gestione alla Coop Gialla.
“Questi sentimenti – proseguono – animano la nostra mente alla lettura del comunicato stampa del Sindaco di Formia, dott. Sandro Bartolomeo. Non é nostro interesse fare polemica! Non é nostro interesse politicizzare la nostra situazione (anche se non possiamo evitare che cio avvenga, com’é stato per il comunicato di Sel). L’unico interesse che ci anima é quello di affermare con forza e determinazione il nostro diritto al lavoro. Il nostro interesse é quello di continuare un servizio in cui crediamo, in cui abbiamo profuso le nostre energie, un servizio che ci ripaga giornalmente allorché, camminando per strada, riceviamo la stima e la solidarietà dei genitori.
Ora ci stupisce sentire il sig. sindaco sostenere “non può essere l’amministrazione comunale a stabilire i regimi contrattuali da applicare, nè spetta al Comune dirimere controversie che sono disciplinate dalla legislazione sindacale”. A pensare che, nella riunione dell’11 agosto 2016, alla presenza del rappresentante della USB di Formia e dell’Assessore Manzo, il Sindaco ci rassicuro dicendo che la Coop. Gialla “dovrà assumere il personale”, e, se al termine delle procedure di passaggio di cantiere, un gruppo di lavoratrici non avesse sottoscritto il contratto, l’Amministrazione sarebbe intervenuta, non fosse altro perché il Comune é tenuto a pagare alla Coop. Gialla la retta mensile per intero.
Ma questo é logico! E’ quanto previsto dal bando! L’art. 15 del capitolato speciale d’appalto, prevede che “L ‘appaltatore ha l’obbligo di assumere tutto il personale attualmente in servizio”, mentre, per espressa previsione dell’art. 25, “l’accertata inadempienza dell’aggiudicatario degli obblighi attinenti il trattamento normativo, retributivo, assicurativo e di sicurezza del personale dipendente é causa di risoluzione del contratto”. Ora, ci domandiamo se l’amministrazione non puo controllare l’operato della Coop, se l’Amministrazione non può contestare alla Coop affidataria di non aver assunto il personale in servizio, e non può pretendere dalla medesima di assumere le dipendenti con il contratto che, sottoscrivendo il bando, ha accettato, se tutto cio non é possibile l’art. 25 del Capitolato a cosa serve?
Cosi é stato in passato! Tre anni orsono una lavotatrice, dopo essere stata assunta, fu licenziata dalla Cooperativa del tempo. L’allora (ed attuale) Dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Formia, dott. Italo
LA ROCCA, nell’evidenziare alla Coop. che “le prescrizioni dell’art. 15 del Capitolato speciale d’appalto e del Ccnl non sono finalizzati solo alla salvaguardia dei legittimi interessi dei lavoratori bensì rispondono ad un evidente interesse pubblico consistente nel garantire la necessaria continuità ad un servizio delicato e complesso quale quello dell’asilo nido comunale” chiese l’immediata riassunzione della lavoratrice.
Ora, con una acclarata violazione del bando di maggior entità rispetto a quella di tre anni fa, l’amministrazione dichiara di non poter intervenire? E quanto promessoci il giorno 11/08? Perché era
possibile al tempo, ed ora non lo è più? Tutto cio ci sembra assurdo! Abbiamo, su detto ultimo punto, protocollato l’allegata nota. RIMANIAMO IN ATTESA DI UNA RISPOSTA!!!”.
DOWNLOAD: Allegato-operatrici-asilo-nido-Formia
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