PONTECORVO – “La misura è colma, il diritto alla critica, a nostro avviso è stato ampiamente superato e per questo, per quanto detto e scritto sui vari social, sarà ora la magistratura a dirimere la matassa” dichiara fermo il sindaco Anselmo Rotondo.
“In qualità di rappresentante pro-tempore del comune di Pontecorvo ho presentato diverse querele e lo stesso hanno fatto gli assessori e alcuni responsabili dei servizi comunali. Alcuni cittadini, forse fomentati dai professionisti del fango, per sentirsi importanti hanno profuso commenti e insinuazioni di presunte azioni di illegalità attorno agli appalti che si starebbero verificando in alcuni uffici comunali. Le accuse sono specifiche e circostanziate, ma del tutto infondate, per questo abbiamo informato i Carabinieri con diverse denunce – querele.
L’azione di legalità e di democrazia che questa amministrazione ha avviato da oltre un anno non sarà fermata dal fango e dagli insulti da codice penale. Esercitare la legalità vuol dire prima di tutto rispettare la dignità e l’onore delle persone. Su questo aspetto non si transige” conclude il Primo Cittadino.