FONDI – Era stato accusato di aver chiesto raccomandazioni al direttore generale di Asl Latina. Giunto a latina nel 2003, il manager era stato oggetto di diverse lettere. Cominciavano tutte con “Caro Benito…”. Ma per il tribunale di Latina, a cui si è opposto strenuamente il senatore Claudio Fazzone, tanto da rinunciare anche alla prescrizione maturata, non c’è reato.
“Il tempo è galantuomo – ha commentato l’amico di sempre Giuseppe Simeone, attualmente consigliere regionale – la cagnara di avvoltoi prevenuti si infrange nella verità. Oggi anche i giudici del tribunale di Latina hanno riconosciuto quel che è stato palese a tutti i cittadini della provincia di Latina e cioè che l’ “affaire” Battigaglia era solo una montatura. Era un palazzo di carta a servizio di un moralismo peloso e povero di idee. Claudio Fazzone, assistito dall’avvocato Corrado De Simone, ha rinunciato con orgoglio alla prescrizione, è rimasto fermo nelle sue posizioni e certo della sua totale estraneità ai fatti con coraggio ha scelto e preteso che nel merito della vicenda si pronunciasse la magistratura. Personalmente sono sempre stato vicino al senatore Fazzone, non ho mai avuto alcun dubbio sulla sua correttezza, e oggi sono felice che la vicenda si sia conclusa nell’unico modo in cui si poteva concludere che è l’assoluzione piena per non aver commesso i fatti contestati. Questa vicenda è un monito ai tanti virtuosi senza virtù. Ora si deve tornare alla politica seria che è quella di dare risposte ai cittadini e non seguire fantasmi inventati. La politica non si fa nelle aule dei tribunali ma tra i cittadini, tra le persone, dove il senatore Fazzone è sempre stato”.
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