GAETA – Passano i decenni ma il destino dell’area ex Avir continua a fare notizia. Chiusa agli inizi degli anni ’80 la fabbrica, arriva dopo 35 anni in consiglio comunale un ordine del giorno di demolizione della struttura, in base all’ordinanza 51/2007 emessa dal commissario prefettizio Bruno Frattasi. Da allora però parecchia acqua è passata sotto i ponti. Dall’epoca in cui era proprietaria la Gaim l’area è stata infatti venduta e poi “spezzettata” fra più soggetti. Lo scorso 20 settembre, con delibera 214, la giunta comunale al completo su proposta dell’assessore all’ambiente Iolanda Simona Mottola ha ravvisato “l’urgenza dovuta al fatto che successivamente all’approvazione del bilancio di Previsione 2016/2018 si è palesata la necessità di apportare in via d’urgenza variazioni al bilancio previsione in termini di competenza e cassa derivanti dall’esigenza di realizzare l’intervento per la salvaguardia della pubblica incolumità e igiene all’immobile Ex Avir”. “Urgenza” che, se votata anche dal consiglio comunale convocato per giovedì 6 ottobre Costerà alle casse del comune di Gaeta 280.000 euro. Ma non era forse più economico obbligare i privati ad eseguire l’intervento su una superficie tra l’altro sottoposta a sequestro penale? È questo l’interrogativo che si pone Emiliano Scinicariello, candidato a sindaco per una vasta area di centro sinistra. Vorrebbe sapere quali dati oggettivi giustifichino tanta fretta dato che dall’ordinanza sono passati ormai 10 anni. Il 3 agosto 2012 il consiglio comunale approvò il cambiamento delle linee guida per l’utilizzo del suolo. Ma in questi quattro anni è rimasto tutto fermo. Del resto è in corso un procedimento penale per lottizzazione abusiva che coinvolge a vario titolo una ventina di soggetti tra proprietari e professionisti che li hanno supportati. Proprio nei giorni scorsi ha avuto luogo l’ennesima udienza. Come già accaduto per almeno altre 4 volte, il giudice ha rinviato l’udienza di 8 mesi, per un difetto di notifica. Il fascicolo processuale, passato dalla sezione distaccata di Gaeta al tribunale di Latina senza apprezzabili progressi, marcia veloce verso la prescrizione