FORMIA – Al via la I edizione de “La porta del Sud“, eventi, convegni, enogastronomia, tradizioni: un progetto nato per presentare in maniera competitiva l’intera offerta del territorio, valorizzando molte delle tradizioni culinarie e folkloristiche che sono in comune tra tutti comuni del Golfo.
In Italia esistono ancora molte zone che, pur potendo esercitare una forte attrazione attraverso le proprie valenze architettoniche, naturalistiche, gastronomiche ed enologiche, non riescono a sfruttare al meglio tale opportunità, eppure esiste una diretta connessione, apparentemente logica e sequenziale, tra fenomeno turistico e valorizzazione delle risorse enologiche, gastronomiche e delle migliori tradizioni popolari. Purtroppo, in tali circostanze manca l’acquisizione di un vantaggio competitivo che, posizionandosi in maniera consolidata e stabile sul mercato nazionale ed internazionale. Per dare risultati apprezzabili occorre, dunque, un approccio al mercato che non sia scoordinato e semplicistico ma, al contrario, organizzato, pianificato e progettato.
L’evento “La Porta del Sud” può contribuire in maniera decisiva all’avvio di un moderno processo di marketing territoriale.
L’evento infatti nasce per presentare in maniera competitiva l’intera offerta del territorio e recuperare l’identità, ormai perduta, di città più importante del Sud Pontino ai limiti del confine con la Campania. Formia e le città del Golfo, infatti, furono “Terra di Lavoro” e comprendevano un territorio che si estendeva anche al nord campania tanto che molte delle tradizioni culinarie e folkloristiche ancora esistenti sono simili. Il territorio del Golfo è dunque accomunato da un’unica cultura e da tradizioni, usi e costumi in comune con i limitrofi paesi campani.
Al centro del presente progetto, pertanto, ci sarà il recupero e la valorizzazione di tutte le tradizioni sia enogastronomiche che folcloristiche attraverso la costruzione di un percorso ben preciso che tiene insieme aspetti prettamente commerciali (quali ad esempio la rivendita di prodotti gastronomici ed enologici) e aspetti più squisitamente culturali (quali ad esempio un confronto sui benefici di un’alimentazione mediterranea).
La manifestazione si terrà dal 14 al 23 ottobre presso la splendida cornice nell’area del Porticciolo Romano di Caposele a Formia, e si avvarrà di un’area appositamente attrezzata per la ristorazione, alla degustazione e all’intrattenimento con 500 posti a sedere e numerosi stand gastronomici.
Il programma sarà denso di eventi: ogni sera, infatti, sarà l’occasione per degustare una specialità enogastronimica tipica del Golfo e godere di musica e spettacolo, senza trascurare importanti momenti culturali, alla ricerca del piatto formiano.
A completamento della parte più squisitamente gastronomica, infatti, il programma prevede una serie di incontri a tema nell’area archeologica annessa al porticciolo Caposele per celebrare la dieta mediterranea e le
eventi attrattivi di folklore, con esibizione di gruppi folcloristici locali, e di musica con almeno tre serate di musica ed intrattenimento e una serie di mostre permanenti tra cui:
- “Noi che abbiamo il mare“, esposizione di acquerelli ritraenti scorci di Formia a cura di Giovanni Colangelo;
- visite guidate al sito archeologico con esposizione di iconografie di Pasquale Mattej in compagnia di Renato Marchese.
La manifestazione gode del Patrocinio di Confcommercio Lazio sud, del Comune di Formia e dei Comuni limitrofi, nonché della fattiva collaborazione dell’Ipssar di Formia, dell’Associazione Cuichi del Golfo e della FI.DA.PA.
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