Cronaca

Gaeta / L’ultimo viaggio del “Rosinella”

GAETA – È partito mercoledì per il suo ultimo viaggio il motopeschereccio Rosinella. Ha preso il largo dai cantieri Di Donna verso le 9 del mattino, trainato dalla motobarca “Orca” messa a disposizione dalla ditta di Ponza che aveva curato le operazioni di recupero per conto dell’armatrice Rosa Imperato. Rosinella è stato calato nuovamente nelle acque del golfo di Gaeta, dove era giunto esattamente una settimana prima, a seguito del ripescaggio nelle acque di Baia Domizia, su un fondale di 62 metri. Giunto nei pressi del molo Salvo D’Acquisto, era stato oggetto di nuove ispezioni al termine delle quali, nascosto in un ripostiglio delle reti, era stato ritrovato il corpo del comandante, unica salma mancante dopo il ritrovamento a luglio dei due membri dell’equipaggio tunisino, a pochi metri ma fuori dal peschereccio. Dopo l’autorizzazione rilasciata dalla capitaneria di porto di Gaeta, che si è avvalsa del parere favorevole degli ispettori del Rina, Rosinella ha fatto rotta verso Castellammare, per essere tirata a secco presso i cantieri “Marina di Stabia” dove sarà valutato se dopo sei mesi di permanenza sott’acqua, sarà in grado di riprendere o meno la navigazione autonomamente. Prima di lasciare i cantieri gaetani la barca del compianto Giulio Oliviero, 44 anni, di Ercolano, è stata oggetto di un ultimo sopralluogo. Un contraddittorio a cui ha partecipato la procura della repubblica di Cassino tramite il pm titolare dell’inchiesta Marina Marra ed il tecnico Giovanni Di Russo, ma a visionare il relitto per compiere le proprie deduzioni c’era anche il ctu Sebastiano Molaro, nominato dalla famiglia dello scomparso, tramite l’avvocato Propenso.

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