SPERLONGA – Prenderanno vita le opere degli scultori di Rodi volute duemila anni fa dall’Imperatore Tiberio nella sua villa a Sperlonga, per narrare gli episodi più importanti dell’Odissea. Lo faranno con il corpo e la voce degli attori (Marco Canuto, Sara Borghi, Michela Barone e Maury Incen), coordinati dal regista e autore Marco Canuto, interpreti per il progetto “Odissea itinerante”, mercoledì 16 Novembre alle 9 e in replica alle 11 presso il Museo archeologico di Sperlonga.
E nel concreto non dimentichiamo il grande contributo organizzativo e gestionale della delegata ai rapporti con la scuola, Paola Capriccio e della delegata alla cultura Claudia De Simone”.
“Questo evento – aggiunge Claudia De Simone – permette ai ragazzi di elementari e medie di partecipare in prima persona alla rappresentazione. Conosceranno dunque da vicino le avventure di Ulisse, immedesimandosi nei personaggi omerici, vivendo le loro stesse esperienze ed emozioni”.
“La collaborazione con l’istituto “A.Aspri” a Sperlonga – commenta Paola Capriccio – ci permette di contribuire all’educazione dei ragazzi anche con iniziative formative integrative all’offerta scolastica. Il Comune è vicino alla scuola e la sostiene per costruire insieme il futuro dei giovani, che è anche il futuro del nostro territorio, del nostro paese. Può farlo grazie al protocollo d’intesa firmato con l’istituto, definito “patto per la crescita sociale dei futuri cittadini di Sperlonga”.
L’Odissea itinerante è un gioco interattivo che coinvolge il pubblico in prima persona. Il narratore Omero farà rivivere un Ulisse scelto tra i ragazzi presenti, sulla spiaggia in cui incontrò Nausicaa, figlia del re dei Feaci e sceglierà alcune ragazze che interpreteranno le sue compagne di giochi.
Alla corte di Alcinoo, padre di Nausicaa, il pubblico diventerà la corte del re e nella grotta di Polifemo Omero racconterà l’arrivo di Ulisse e la sua curiosità di conoscere il mitico popolo dei Ciclopi e ricomporrà il complesso statuario presente al museo. I ragazzi viaggeranno quindi sull’isola di Circe e alle porte dell’Ade per poi sperimentare il canto delle sirene e arrivare allo stretto passaggio di Scilla e Cariddi.
Omero racconterà infine il ritorno di Ulisse a Itaca grazie ai Feaci. La conclusione è lasciata agli attori che sottolineeranno la grandezza e la profondità dei testi classici, l’importanza della lettura e del racconto in generale.
“È bene ribadire l’importanza del protocollo d’intesa in corso di stipulazione tra il Comune e il Polo museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli – aggiunge D’Arcangelo – e che rappresenta l’inizio di una nuova stagione culturale, ricca di impulsi, iniziative ed interventi anche strutturali come il miglioramento dell’accessibilità, della mobilità, dei servizi di informazione, accoglienza, marketing territoriale e promozione turistica in Italia e all’estero.
Non dimentichiamo infine – conclude D’Arcangelo – che con l’ingresso del Museo archeologico di Sperlonga al Polo museale del Lazio, il complesso di Tiberio e di Villa Prato hanno finalmente la posizione che meritano, accanto ai siti archeologici più importanti di Roma e dunque del mondo intero”.