FORMIA – La maggioranza di Sandro Bartolomeo è solida. E’ questo il responso del muro contro muro innescato dalle forze centriste di opposizione tramite gli organi di stampa. Il tanto temuto “ribaltone” non c’è stato. Sandro Zangrillo, candidato alla presidenza del consiglio al posto del dimissionario Maurizio Tallerini (per lui Bartolomeo ha annunciato entro domani la firma della delega all’Urbanistica) è stato eletto alla terza votazione, la prima dove fosse necessaria la maggioranza assoluta e non quella dei due terzi, come nei primi due scrutini. Alla fine Zangrillo ha ottenuto 13 voti e Carla Ciano 12. Numeri finali che però nascondono una sfida tutta interna tra Forza Italia e le altre forze di opposizione. Nelle prime due votazione centristi e civici avevano infatti indicato provocatoriamente il consigliere di Forza Italia Carla Ciano, (nonostante quest’ultima avesse declinato la candidatura) mentre il partito di Berlusconi si era astenuto.
Al terzo tentativo Forza Italia ha voluto mettere alla prova gli ex alleati alla ricerca di una maggioranza alternativa che però, evidentemente, non c’era: nessuno ha tradito la maggioranza e, seppure con numeri ridotti all’osso, la compagine di Governo può guardare ora con maggiore serenità al piano regolatore ed agli altri obiettivi che la separano dal termine del mandato. Anche Sel, per bocca del capogruppo Giuseppe Bortone, non si è tirata indietro, seppure a denti stretti e tra le critiche del consigliere Mattia Aprea, seduto per la prima volta sui banchi della minoranza. Il suo abbandono della maggioranza ha avuto uno strascico polemico in aula. Tensioni che si sono acuite quando il consigliere La Mura ha lasciato intendere che Sandro Zangrillo fosse fino a qualche mese fa tra i consiglieri pronti a far cadere Bartolomeo – “la punta di diamante”.
Questo l’esito dei singoli scrutini:
PRIMA VOTAZIONE
Zangrillo: 14
Ciano: 7
Bianca: 5
Taddeo: 1
Si ripete la votazione perché sono emerse due schede in più.
Si rivota: 25 schede
13 Zangrillo
4 bianche
Taddeo: 1
Ciano: 7
SECONDA VOTAZIONE
Zangrillo: 13
Ciano: 7
Bianca: 4
Taddeo: 1
TERZA VOTAZIONE
Picano annuncia: alla terza votazione il gruppo di Forza Italia vota presidente Carla Ciano
Zangrillo: 13 voti
Ciano: 12 voti
Questa le prime parole di Sandro Zangrillo dopo il voto: “Volevo ringraziare l’assemblea, segno che esiste una democrazia e nella democrazia purtroppo i numeri valgono più delle idee. Io da questo momento rappresento l’intero consiglio. Questo ruolo l’ho sempre fatto. Non mi sono mai permesso di parlare sulle persone ma degli argomenti. Il mio compito sarà quello di far emergere le idee sugli argomenti per contribuire a trovare una soluzione a quello che si discute. Mi sia però consentito, ne ho sentito di cotte e di crude. Io vengo da lontano come cultura di partito e politica. Non consento a nessuno di dire che sono un ipocrita. Io le cose le dico in consiglio comunale e nelle assemblee. Quando c’è un disagio è perché si avverte un’assenza di punti di riferimento. Nella maggioranza ci possono essere delle frizioni. In quel momento, una parte della maggioranza sentì il bisogno di utilizzare i fondi dei contributi in modo diverso. Siamo venuti in Consiglio a fare delle proposte. Ho detto cose su Formia e sulla PA, l’ho detto pubblicamente. Io faccio politica da prima di Michele Forte. Ci trovavamo al bar e ci scambiavamo delle opinioni, sia che io facessi parte della maggioranza o di un’opposizione. Io sono terribile, sono estremamente critico ma mi applico per mandare la barca avanti.
L’ho sempre fatto con le mie idee”.
E’ seguito un breve commento del sindaco di Formia Sandro Bartolomeo: “Molto brevemente, volevo fare gli auguri di buon lavoro al nuovo presidente eletto. Volevo ringraziare Maurizio Tallerini per tutto quello che ha fatto. Volevo ricordare al consiglio comunale intero che le nostre scelte, che possono essere più o meno condivisibili, sono state sempre fatte alla luce del sole. Anche stasera la maggioranza ha dimostrato la sua piena autonomia. Ringrazio Salvatore Forte per le sue parole. Non è che con i trabocchetti riusciamo a cambiare le cose. Tra maggioranza e opposizione si può condividere il lavoro su tante cose. Se un provvedimento della maggioranza viene votato dalla minoranza sono contento. Il mio comportamento sul Consorzio Industriale non è mai stato se il candidato era del mio partito o meno ma ho sempre guardato agli interessi di Formia. In questo anno e mezzo di mandato ci avviamo a fare quante più cose possibili, sapendo che si eviti quel continuo riferimento a presunti aiuti che proverrebbero alla maggioranza non si sa da dove. I fatti hanno dimostrato che a Formia c’è una maggioranza e una minoranza. Si può convivere e fare cose buone ma non ci sono forme di commistione, né inciuci, che non farebbero bene alla democrazia in questa città. Ringrazio la lista civica, SEL, il mio partito, il PD, per la coerenza dimostrata in questi mesi difficili. Si apre una nuova fase di lavoro che, sono sicuro, sarà molto proficua. Il cambio della presidenza del consiglio e l’arrivo domani del consigliere Tallerini in giunta come assessore all’Urbanistica. Significa che io non avrò l’impegno assai gravoso, con un prg alle porte, di questo assessorato. La giunta ha sempre cercato di lavorare al meglio. Dovremo rivedere anche altre cose all’interno della giunta. Abbiamo legato l’elezione del nuovo presidente ad alcuni punti di programma su cui chiederò alla mia maggioranza il rispetto assoluto che saranno alla base di questo ultimo anno e mezzo. Auguri al nuovo presidente. Sono state fatte anche allusioni di presunte posizioni del consigliere Zangrillo nei confronti della mia persona. A me non piace la politica condotta su questi toni. Io e lui facciamo politica insieme dal 1993. Sono passati 23 anni. Spero di arrivare alla fine di questo mandato. Ci sono state tante incomprensioni. Il dato di fatto è che continuiamo a stare insieme. Evidentemente le ragioni che ci uniscono sono più forti delle cose che ci dividono. Se c’è stata un’area forte è stata quella della maggioranza”.