CASSINO – Movida notturna, lamentele dei residenti e interventi delle forze dell’ordine. Su questo è intervenuto il vicepresidente del consiglio comunale di Cassino, Maria Iannone, che cerca di trovare una soluzione attraverso una proposta curiosa: la patente a punti nei locali pubblici.
“Alla luce di quanto è emerso dalle operazione condotte nelle scorse notti delle Forze dell’Ordine nei locali notturni della città, intervenute anche a causa delle continue lamentele dei residenti che denunciano da lungo tempo un disturbo della quiete pubblica – spiega Iannone – ritengo sia doveroso e necessario il supporto dell’Ente Comune per contribuire in maniera fattiva alla risoluzione del problema. In definitiva bisogna tentare di conciliare i diversi interessi in atto: da un lato quelli degli esercenti i pubblici esercizi e quelli dei giovani che danno vita al fenomeno della movida notturna e Cassino ormai ne rappresenta il fulcro del basso Lazio e dall’altro quelli dei cittadini che hanno diritto al riposo notturno. Una valida iniziativa, tra le altre, potrebbe essere l’introduzione della ‘patente a punti’ dei locali pubblici, già adottata e sperimentata in altre città italiane. Questa non deve essere intesa come una forma di repressione delle attività, le quali già soffrono in un periodo di crisi economica particolare come questo, ma al contrario come un’operazione di sostegno con tanto di punti per coloro che rispetteranno le regole”.
“Partendo da una dotazione di 20 punti il credito diminuirà – continua il vicepresidente del consiglio comunale – per ogni comportamento scorretto che farà scattare la multa, fino ad arrivare alla chiusura temporanea del locale. Il numero di punti potrebbero essere calibrato e commisurato alla gravità della sanzione che potrebbe arrivare a costare anche la sospensione dell’attività fino a 5 giorni. Al contrario collezionerà punti chi non commetterà infrazioni per un certo periodo dell’anno e fino ad 1 anno addirittura potrebbero essere previsti oltre alla maggiorazioni di punti ad esempio degli sgravi per iniziative commerciali, quali ad esempio estensione dell’orario di chiusura, utilizzo di pertinenze esterne, riduzione della tariffa della TOSAP. Tutto da regolamentare e da prevedere sempre nel rispetto della normativa vigente. Nel formulare le nuove regole sarà necessario l’apporto fondamentale degli addetti ai lavori al fine di attivare una maggiore compartecipazione alla regolamentazione della movida”.
“Una sinergia necessaria – conclude Maria Iannone – per fornire risposte concrete alla tutela delle singole istanze da un lato quelle dei cittadini che da anni lamentano sonni disturbati e dall’altra quelle degli esercenti che accolgono i giovani e non nella città dopo le 23″.