FORMIA – Si svolgerà Giovedì 24 Novembre alle ore 17,30, presso la Sala Sicurezza del Municipio di Formia, un incontro-dibattito organizzato da Sinistra Italiana dal titolo “Le Ragioni del NO. Riflessioni sul Referendum costituzionale”. Un’occasione importante per sciogliere tutti i nodi critici legati alla Riforma Renzi-Boschi e giungere alle urne pienamente consapevoli.
L’incontro-dibattito vedrà la presenza del deputato di Sinistra Italiana Alfredo D’Attorre, della dirigente nazionale dell’ARCI Raffaella Bolini, della Presidente nazionale di TILT Maria Pia Pizzolante e del coordinatore regionale di SEL Lazio Giancarlo Torricelli. Un insieme di personalità che dimostrano come la battaglia del NO abbia coinvolto non solo soggetti politici ma anche associazioni che hanno fatto la storia di questo paese.
“Il dibattito – spiegano gli organizzatori – entrerà nel merito delle proposte di modifica alla Costituzione: superamento del bicameralismo paritario, semplificazione dei procedimenti legislativi, diminuzione dei costi della politica, solo per citarne alcuni , confutando quanto viene avvalorato dagli autori e dai sostenitori di questa riforma.
Una riforma che renderebbe meno chiari i rapporti tra Camera e Senato, complicherebbe le procedure sostituendo ad un procedimento legislativo una decina di iter diversi. Una riforma che ridurrebbe gli spazi della democrazia (non facendoci eleggere larga parte dei nostri rappresentati), non risolve i problemi di riparto di competenze tra Stato e Regioni. Queste e altre questioni legate alla proposta di modifica della Costituzione saranno oggetto di analisi , in un dibattito aperto alle sollecitazioni e alle domande del pubblico.
Il testo che la riforma propone, modificando ben 47 articoli, invece di unire, com’è nella natura delle carte costituzionali, in questi mesi ha sostanzialmente spaccato il Paese. Una riforma scritta malissimo: Piero Calamandrei diceva che le costituzioni devono essere chiare e semplici. Questa riforma è per noi tutto fuorchè chiara e semplice
Si invitano quindi le cittadine e i cittadini, le associazioni, le forze sociali a partecipare numerosi per ascoltare, conoscere , confrontarsi , approfondire le ragioni del NO”.