Sebbene Salvatore Riso canti fin da bambino, la sua carriera professionale inizia nel 2013, anno in cui partecipa al “Cantagiro”. Approda in finale interpretando il brano di Nicola De Filippis “Un bacio, una carezza, una canzone”. Subito dopo diventa artista per l’etichetta discografica “Museek Studio” con cui pubblica prima l’EP “Prova a prendermi” (2014) e poi l’album “Sound Check” (2016). Quest’ultimo lavoro è anticipato dal singolo “L’amore non è…” (2015), brano che si piazza al primo posto de “Il meglio di Zimbalam”, classifica dei brani più votati dagli utenti dell’omonimo distributore di musica digitale.
Come è nata la tua passione per la musica?
La musica ha sempre guidato le mie scelte, fin da bambino, e non è mai stato facile assecondarle. Mi piace raccontare storie di persone comuni, come me, perché nascondono sempre qualcosa di speciale, di inaspettato. Nel 2013 ho incontrato Ciro Scognamiglio e ho iniziato un nuovo percorso artistico. Una bella collaborazione che ha portato alla pubblicazione, finora, di un EP e un album.
Credo che il mio genere si possa definire pop. A me piacciono i cantautori, ma anche la sperimentazione. Per cui credo che, alla fine, ciò che scrivo misceli le due cose. Nei miei primi due lavori c’è un mix di ingredienti che, a parer mio, li rende molto interessanti: i contenuti testuali non sono mai banali, sorretti da melodie accattivanti e, negli arrangiamenti, da contaminazioni rock e hip hop. Il prodotto finale è molto attuale, non rinnega la tradizione cantautorale italiana ma tiene ben presente le esigenze dell’ascoltatore moderno.
Sei al lavoro per il prossimo album?
Il terzo disco è già in cantiere e posso anticipare che segnerà, per me, una importante svolta stilistica.
IL DISCO
VIDEO