MINTURNO – Sono tornati in piazza per protestare contro i nuovi orari che andranno in vigore dall’11 dicembre, ma questa volta non c’è stato quel fiume di gente che ha attraversato la Via Appia come lo scorso 13 novembre. Poco più di cento persone, con cartelli e fischietti, si sono ritrovati nel parcheggio della stazione ferroviaria di Minturno-Scauri.
“Dove sono i pendolari che oggi non sono qui?” ha gridato dal microfono Franco D’Acunto, referente del Comitato Pendolari, che ha anche invitato le istituzioni del comprensorio. Presenti soltanto i sindaci di Sessa Aurunca Silvio Sasso e di Roccamonfina Carlo Montefusco, che non si sono detti soddisfatti per i nuovi orari esprimendo solidarietà alle problematiche dei pendolari. Problematiche che si stanno estendendo sul resto della provincia di Latina. Infatti, come è stato spiegato da D’Acunto, altri focolai si stanno accendendo a Priverno, Sezze, Aprilia e Nettuno ma anche nel casertano, in particolare Sessa Aurunca e Falciano.
È stato confermato l’incontro tecnico presso l’assessorato alla mobilità alla Regione Lazio fissato per oggi pomeriggio alle ore 15, al quale siederà anche una delegazione del Comitato Pendolari di minturno. “Prendiamo atto – spiegano i referenti del Comitato e di Confconsumatori-Latina – dell’interessamento delle amministrazioni locali nella discussione e modifica dell’impianto originario degli orari dei treni, ma ciò non è sufficiente. Ancora oggi sono troppi i disagi che l’utenza subirebbe e pertanto chiediamo che vengano ascoltate e recepite le osservazioni che nei giorni scorsi sono state inviate in Regione Lazio”.
I pendolari chiedono il ripristino della situazione attuale, che prevede 43 treni, contro i 21 nuovi. In pratica, quasi la metà. I nuovi orari comportano un cambiamento radicale rispetto al passato, costringendo i pendolari a subire il cambio a Formia, con oltre un’ora di percorrenza in più a differenza di quanto avveniva prima. Sono seguite le testimonianze di alcuni pendolari, che hanno raccontato quanto la loro vita verrà stravolta dai nuovi orari. Quello di Trenitalia è stato definito un “progetto di migrazione quotidiana”. Nel caso non vengano prese in considerazione le richieste degli utenti all’incontro di oggi, seguirà una manifestazione davanti alla Pisana per il 30 novembre.
Giuseppe Mallozzi
Fonte: Il Giornale di Latina