GAETA – Il presidente del Gaeta Calcio Mario Belalba fornisce la sua versione dei fatti sulla rissa allo stadio Riciniello che ha visto coinvolti atleti delle squadre juniores dell’Asd Pontinia e del Gaeta Calcio. “Con tristezza e dispiacere ma per onore della verità sono costretto ad intervenire sui deprecabili episodi avvenuti sabato scorso all’interno del Riciniello al termine della gara del campionato Juniores Gaeta-Pontinia. L’ incontro dopo il triplice fischio arbitrale si concludeva con la vittoria dei ragazzi ospiti. A quel punto due atleti del Pontinia, il portiere ed un altro con la casacca numero otto, al momento di rientrare negli spogliatoi si rivolgevano al pubblico presente sugli spalti ed ai calciatori gaetani proferendo frasi di scherno, di presa in giro. A quel punto un nostro dirigente, Andrea Miccolo, accortosi del surriscaldamento degli animi tra i calciatori delle due squadre, interveniva facendo da paciere, cercando di frapporsi, di dividere. Ma lo stesso Miccolo veniva colpito da un calcio ed un pugno sferrati dal calciatore del Pontinia con indosso la maglia numero otto. Il nostro dirigente a causa dei duri colpi subiti doveva ricorrere alle cure dei sanitari del PPI dell’ Ospedale Di Liegro di Gaeta dove gli veniva certificata una prognosi di una decina di giorni, a causa delle costole incrinate. Io presente allo stadio, unitamente ad altri dirigenti gaetani ed a quelli del Pontinia, ci siamo adoperati per sedare la rissa poi scoppiata tra i ragazzi delle due squadre. A seguito di strattonamenti vari uno degli atleti ospiti andava ad urtare con il viso, con il muso contro una parete procurandosi delle ferite. Nello scontro tra i ragazzi ed in uno spazio angusto, purtroppo poteva capitare ed è capitato, anche se, quanto avvenuto è da condannare con la massima fermezza. All’ atleta del Pontinia, come al dirigente Miccolo, esprimo vicinanza e formulo auguri di pronta guarigione. Ripeto, noi dirigenti del Gaeta e del Pontinia, siamo intervenuti prontamente e doverosamente solo per interrompere la zuffa tra i ragazzi. Da parte mia c’è la decisa condanna per episodi del genere che non fanno il bene del calcio ma che si ripetono spesso, con arbitri rincorsi o aggrediti e violenza tra calciatori. La scorsa stagione, in Elite, ad esempio ne siamo rimasti vittima. Ma non per questo ne abbiamo voluto montare un caso, con titoloni sui giornali o criminalizzando società e squadra avversaria, come sta avvenendo ora nei nostri confronti. Ciò, da Presidente mi sento di non poterlo permettere, né al Pontinia nè ad altri. A riguardo poi mi vedrei costretto a tutelarmi nelle sedi opportune. Questa brutta pagina non dovrà più ripetersi, io stesso prenderò provvedimenti anche verso i miei ragazzi, ma non bisogna dimenticare che il tutto è scaturito dalla scintilla dello loro provocazioni. Comunque, come Presidente della Polisportiva Gaeta e persona fortemente contraria ad ogni forma di violenza , mi scuso per l’accaduto”.