GAETA – Il consigliere comunale Giuseppe Matarazzo ha fatto pervenire questa mattina al sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano, al presidente del consiglio comunale Pina Rosato, al segretario generale Luigi Pilone e per conoscenza a tutti i colleghi che siedono nell’aula di piazza XIX Maggio una formale diffida a svolgere il consiglio comunale. All’ordine del giorno c’erano variazioni al bilancio triennale ed al piano delle opere pubbliche oltre che il regolamento edilizio ed il recepimento dell’acquisizione della Gran Guardia. Ma le convocazioni sarebbero state fatte o comunque notificate in ritardo, sostiene il consigliere Matarazzo, tanto da invalidare l’intera seduta e configurare l’abuso d’ufficio. Ma il consiglio comunale è andato avanti lo stesso dopo che il segretario Luigi Pilone, interpellato dalla presidente Pina Rosato, ha dato il via libera in quanto a suo avviso i termini sarebbero stati rispettati ed in particolare sarebbe stato rispettato anche il termine per l’ordine del giorno aggiunto d’urgenza, in quanto la convocazione d’urgenza prevede solo 24 ore di anticipo. Ma i dubbi sull’intera procedura rimangono perché la commissione bilancio si è riunita solo lunedì in tarda mattinata (quindi a nemmeno 24 ore dal consiglio comunale) e per i consiglieri, nonché prima di loro per i revisori dei conti, il tempo di guardare i documenti è stato troppo breve.
“Mi rammarico – ha dichiarato Matarazzo a Temporeale.it – che il consiglio comunale sia andato avanti lo stesso ma, soprattutto, che la presidente non abbia avuto il buon gusto di dare lettura in aula del documento”. Alla fine le variazioni di bilancio sono state approvate con il voto di 8 consiglieri di maggioranza a cui si è aggiunto, per arrivare a 9, il voto del presidente del consiglio Pina Rosato, teoricamente all’opposizione. Dei suoi colleghi di minoranza nessuno era presente. In un durissimo documento “I consiglieri comunali di opposizione Cicconardi Salvatore,Costabile Marina,Matarazzo Giuseppe,Narducci Augusto e Raimondi Antonio denunciano il comportamento arrogante e antidemocratico dell’Amministrazione Mitrano e del Presidente del Consiglio Comunale,Sig Rosato Giuseppina in merito alla convocazione della seduta di Consiglio Comunale tenutasi il 29 novembre u.s.”
“Infatti – si legge nella nota – nell’ultima seduta della Conferenza dei Capigruppo del 22 novembre 2016 si era concordato un ordine del giorno che non prevedeva la variazione al bilancio di previsione 2016/2018 ne’ la variazione al programma triennale delle Opere Pubbliche: si vuole sottolineare che i consiglieri di minoranza presenti avevano chiesto l’inserimento dell’argomento afferente la variazione di bilancio tenuto conto del termine perentorio del 30 novembre.A fronte di tale richiesta il Presidente del Consiglio Comunale unitamente ai consiglieri di maggioranza hanno ritenuto di non accettarla.
Veniva notificato avviso di convocazione della seduta di Consiglio Comunale per il 29 novembre senza il detto argomento: all’improvviso venerdì 25 novembre di pomeriggio veniva notificato non a tutti i consiglieri comunali nuovo avviso che integrava l’ordine del giorno includendo sia la variazione al bilancio sia la variazione al Piano Triennale delle Opere Pubbliche.
Tutto ciò stante l’importanza degli argomenti aggiuntivi unita alla impossibilità di visionare integralmente gli atti depositati (gli Uffici comunali sono rimasti chiusi ) conferma il reiterato comportamento antidemocratico della maggioranza consiliare e l’atteggiamento arbitrario e dispotico del Presidente del Consiglio Comunale.
Quindi i consiglieri comunali di opposizione non hanno potuto adempiere al loro ruolo di controllo e di proposta: tutto ciò lede il loro diritto di poter rappresentare i cittadini di Gaeta e nel contempo conferma la volontà dell’Amministrazione Mitrano a sfuggire ad un serio confronto nell’aula consiliare.
Per quanto detto si è deciso di non partecipare alla seduta di Consiglio Comunale per non essere complici di un comportamento che lede la dignita’ del Consiglio Comunale e mira a limitare ancora una volta ogni dissenso attraverso l’instaurazione di comportamenti arbitrari e non trasparenti, violando con arroganza anche le norme procedurali”.
In aula le ragioni della diffida sono state rappresentate dal consigliere Eduardo Accetta che ha chiesto il rinvio del consiglio comunale di 3 giorni per permettere di sanare la situazione a suo dire irregolare ed anche perchè in aula non c’erano dirigenti presenti, nemmeno per rispondere ad interrogazioni ed interpellanze in programma.
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