MINTURNO – E’ stata estesa anche nel sud pontino, più precisamente a Minturno, l’operazione del gruppo di Aversa della Guardia di Finanza che ha portato al sequestro di beni, per un valore che supera i due milioni e mezzo di euro, riconducibili ad Ulderico Fabozzi, pregiudicato di 46 anni originario di Villa Literno. Gli uomini del Tenente Colonello Danilo Toma hanno sequestrato a Fabozzi una società immobiliare, la “Ra.Vi.Gi.Ta.”, aperta nel 2015 al chilometro 17 della superstrada per Cassino, un casolare di campagna in località Campo Varone e due terreni agricoli.
Gli inquirenti, coordinati dal Procuratore aggiunto Antonio D’Amato, hanno convinto la seconda Sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, diretta dal dottor Massimo Urbano che i beni, mobili ed immobili, nella di-sponibilità di Fabozzi, della moglie e dei quattro figli fossero stati nel tempo accumulati grazie alle at-tività illecite dell’uomo, conosciuto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti per truffa ai danni delle assicurazioni, ricettazione e finanche riciclaggio.
L’attività investigativa della Guardia di Finanza del gruppo di Aversa ha appurato come il 46enne di Villa Literno fosse impegnato anche nel sud-pontino a riciclare il suo consistente patrimonio nell’economia legale, inquinando così il mercato dei traffici leciti. Il provvedimento di sequestro, infine, è scattato anche per un altro motivo: gli accertamenti patrimoniali e bancari eseguiti dagli uomini del Colonnello Toma hanno, infatti, messo in rilievo la netta spro-porzione tra i redditi denunciati al fisco da Fabozzi, che all’anno non superavano i 20mila euro, e le proprietà mobiliari/immobiliari acquisite in ogni singola annualità.
Saverio Forte