FORMIA – La Consulta per la disabilità esiste da anni ma col tempo ha perso mordente. Le riunioni sempre più rade, le dimissioni del presidente – mai sostituito -, la generale sfiducia nella possibilità di incidere sulle decisioni che pure condizionano le vite degli iscritti, quelle dei loro figli o delle persone che tutelano. “Vogliamo invertire la rotta” – ha spiegato l’Assessore alle Politiche Sociali Giovanni D’Angiò aprendo la riunione di ieri dell’organo consultivo che raccoglie i soggetti operanti sul territorio cittadino nel campo della cura, sostegno e integrazione delle persone diversamente abili.
L’incontro presso la sala Boffa del Comune ha già dato un primo importante risultato. La Consulta ha infatti da ieri un nuovo presidente nella persona di Franca Masiello, eletta all’unanimità. “La riunione – spiega l’Assessore D’Angiò – è stata l’occasione per riprendere e rafforzare un percorso di partecipazione che è assolutamente necessario se vogliamo che tutte le componenti del settore (famiglie, associazioni, istituti, case-famiglia) entrino in modo stabile nei percorsi decisionali dell’Ente, rendendosi parte di un dialogo costruttivo che non si limita ad avanzare bisogni ma che partecipa attivamente e in modo credibile alla pianificazione degli interventi. Questo può avvenire solo attraverso una presenza stabile ed una responsabilizzazione dell’organo che deve rimboccarsi le maniche e lavorare. Noi siamo qui, a disposizione. E’ un periodo storico importante per il settore della disabilità. La nuova legislazione sul ‘Dopo di noi’ apre a soluzioni finora precluse che richiedono a tutti i soggetti coinvolti un approccio integrato. Per questo è necessario che famiglie, istituti, associazioni intraprendano un percorso comune e definiscano, con la collaborazione dei Servizi Sociali, una rete reale e non virtuale, una struttura capace di offrire un raccordo operativo tra base e istituzioni, utenti e stazioni erogatrici dei servizi. Mettersi insieme significa essere più forti, conoscere più cose, rendere la propria voce più nitida e credibile alle orecchie di chi decide. Il sasso nello stagno lo abbiamo lanciato – conclude l’Assessore D’Angiò -. Siamo certi che i membri della Consulta non si lasceranno sfuggire questa opportunità”.