GAETA – Lo spettacolo della fontana danzante che appassiona da alcune settimane grandi e piccini rimane orfano dei fuochi d’artificio. Nella serata di sabato i baschi verdi del gruppo operativo di Formia si sono recati presso il caffé “La Triestina”, dove sulle terrazza il sabato e la domenica vengono sparati i fuochi d’artificio. Dalle indagini dei finanzieri sembra però che i “botti” usati non siano le semplici “scatole cinesi” che di solito vengono “sparate” dai privati. Di lì la decisione di sequestrare un ingente quantitativo di materiale a base di polvere pirica e denunciare a piede libero il titolare (dotato comunque di porto d’armi specifico) per “detenzione non autorizzata”. Per compiere spettacoli pirotecnici è necessaria l’autorizzazione di una commissione comunale, di cui è responsabile la questura. A Gaeta l’autorizzazione viene di solito concessa sul tratto di mare antistante la santissima Annunziata ed a Porto Salvo, in mare aperto. Recentemente è stata concessa anche a Serapo. In ogni caso non sulla sulla pubblica via, dove, a detta del comune, si alternano ogni fine settimana circa 10.000 persone. Finora i fuochi in quella zona erano stati sparati in occasione degli “Sciusci” di fine anno. Centinaia i cittadini che, attraverso i social network hanno manifestato la loro solidarietà al titolare dell’esercizio commerciale, preoccupati per il futuro della manifestazione. Ma ci sono aspetti riguardanti la sicurezza che, stante anche il notevole afflusso, sono evidentemente inderogabili.