FORMIA – A cosa servono i libri? E cos’è la cultura se sganciata dalla società? “Un libro per tutti” è nato da queste domande, dall’esigenza di promuovere la lettura anche tra le fasce meno fortunate. Per offrire ai bambini l’opportunità di crescere al pari degli altri, per dare a tutti la possibilità di costruirsi come persone attraverso il dono della conoscenza. Il risultato è importante. Il progetto promosso dalla biblioteca comunale “La casa dei libri” è tra le proposte premiate dalla Regione Lazio nell’ambito del bando “Io leggo”.
Oltre 500 le candidature, solo 32 i progetti finanziati e tra questi c’è quello presentato dal Comune di Formia attraverso la biblioteca per bambini di via Cassio. Destinatario di un finanziamento di 19.800 euro (massimo dell’importo erogabile: 20 mila euro), “Un libro per tutti” risponde a tre principali obiettivi: l’integrazione dei bambini diversamente abili; la diffusione della lettura e il sostegno scolastico per minori residenti in aree popolari; la lettura e l’intrattenimento per i pazienti del reparto di Pediatria dell’ospedale di Formia e, a domicilio, per i bambini costretti a casa da patologie invalidanti certificate.
Diversamente abili. L’obiettivo dell’integrazione, come quella della formazione all’accoglienza dei bambini normodotati, sarà conseguito tramite laboratori formativi; con l’acquisto di libri, hardware e software dedicati e con la realizzazione di mostre che evidenzino le potenzialità della lettura per l’infanzia quale strumento di incontro, scambio e integrazione. Il fine è di avvicinare alla lettura bambini ipovedenti o affetti da autismo, dislessia ed altri disturbi specifici dell’apprendimento e, al tempo stesso, di aiutare genitori ed insegnanti ad affrontare l’argomento disabilità con la consapevolezza e le conoscenze necessarie a definire un approccio efficace.
Una biblioteca tra le case popolari. Il progetto prevede la realizzazione di un presidio di lettura all’interno del lotto popolare ATER di Rio Fresco dove alla presenza di contesti socio-economici difficili si accompagnano forme diffuse di disagio giovanile. Grazie alla collaborazione dell’ATER, gli ambienti individuati saranno trasformati in una biblioteca destinata a bambini e ragazzi del quartiere di età compresa tra i 3 e i 13 anni. Le risorse del bando serviranno a dotare il presidio di un piccolo fondo librario e a realizzare attività di sostegno scolastico con l’ausilio di personale specializzato, così da garantire all’utenza un percorso sempre più consapevole di avvicinamento alla lettura.
Libri in ospedale. Previsti dodici incontri di lettura e intrattenimento destinati ai bambini ricoverati nella Pediatria dell’ospedale “Dono Svizzero” o costretti a casa da malattie invalidanti.
“Crediamo molto in questa iniziativa e siamo orgogliosi del risultato ottenuto – sottolinea il Sindaco Sandro Bartolomeo, titolare anche della delega alla Cultura –. Leggere è un dono. I libri ci aiutano a vivere, a conoscere nuovi mondi e culture, a coltivare i nostri talenti e a stimolare il valore della creatività, ad ampliare le nostre capacità linguistiche e cognitive, ad essere cittadine e cittadini sempre più liberi e consapevoli. Questa è un’opportunità che tutti i bambini devono avere, indipendentemente dalla condizione psico-fisica di partenza o dalle situazioni familiari in cui si ritrovano a crescere. Gli interventi previsti dal progetto – conclude il primo cittadino – sono un piccolo contributo che intendiamo dare al futuro della nostra città”.