FORMIA – Nel corso dei controlli del territorio attuati dalla Polizia di Stato, rinforzati in questo periodo prenatalizio con l’impiego di ulteriori unità della volante, nella giornata di ieri il Commissariato di Formia ha arrestato B.E. nata il 04.01.1984 a Rho (MI) residente a Meda (MI) e D.P.E. nato il 02.02.1968 a Minturno (LT) residente a Sessa Aurunca (CE) resisi responsabili in concorso del reato di cui all’art. 455 c.p. Spendita di monete false.
L’arresto scaturisce dalla segnalazione da parte del responsabile di una nota struttura recettiva che si era accorto che due clienti avevano pagato il conto servendosi di banconote apparentemente false
Sul posto gli operanti, contattato il richiedente, ricostruivano quanto accaduto riscontrando che effettivamente pochi istanti prima, una coppia presente nell’albergo, aveva tentato di saldare il conto con tre banconote false. Il portiere dell’Hotel precisava che era certo della falsità delle monete poiché due di esse riportavano la stessa numero di serie, oltre a non presentarsi ruvide al tatto. Inoltre faceva presente che la stessa coppia, nella giornata di ieri, versava acconto, pagando con una banconota da Euro 100.00 con le stesse caratteristiche di falsità delle predette. Dette banconote, ancora presenti in cassa, sono state sottoposte a sequestro penale.
A seguito delle operazioni di perquisizione sono state poste in sequestro 48 banconote da cento euro palesemente false, perché riportanti identici numeri seriali e sul cui possesso le due persone fermate, davano versioni contrastanti riferendo dapprima di averle prelevate in banca, in un secondo momento di essere il frutto di compravendite .
In virtù di quanto emerso la coppia veniva tradotta in stato di arresto negli Uffici del Commissariato di Formia.
Il P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Cassino Dott. ssa SIRAVO, autorizzava e disponeva che gli arrestati venissero associati presso le camere di sicurezza al fine di essere tradotti nella mattinata odierna presso il Tribunale di Cassino per essere giudicati con rito direttissimo.