MINTURNO – Il nuovo anno porterà nuovi disagi ai tantissimi pendolari della stazione di Minturno-Scauri. Se da una parte era stata festeggiata come una seppur minima vittoria la decisione dopo la riunione in Regione dell’aumento dei treni da 20 a 26 in direzione Roma senza interscambio a Formia, ora arriva un’altra sgradita sorpresa.
I sei convogli aggiunti nella tratta in direzione della Capitale sono stati sottratti, di fatto, nei collegamenti verso sud e, dunque, di Napoli. Si tratta di tre treni la mattina e altrettanti di pomeriggio. Questo provvedimento, inatteso, ha mandato su tutte le furie i pendolari che ieri sera hanno deciso di incontrarsi, in assemblea pubblica, convocata dal Comitato Pendolari di Minturno-Scauri, Confconsumatori di Latina e Coordinamento interassociativo “Terranima”.
Si tratta di un taglio di non poco conto, dal momento che i pendolari diretti a Napoli dal 2 gennaio dovranno recarsi in auto o a bordo dei mezzi pubblici nelle stazioni ferroviarie più vicine, ovvero quelle di Formia e di Sessa Aurunca.
Dall’assemblea di ieri è emersa la volontà di raccogliere tutte le istanze provenienti da tutti i comitati dei pendolari operativi lungo la rete Roma-Napoli per essere sottoposta alla Regione Lazio e finalizzata a migliorare la disciplina oraria entrata in vigore dall’11 dicembre. Ma si parla anche di ritornare al vecchio orario, se le proposte dei pendolari non dovessero essere recepite.