FONDI – Era tornato a casa soltanto il 5 dicembre scorso dopo due mesi di detenzione. Il giudice monocratico del Tribunale di Latina Nicola Iansiti aveva optato per questa scelta per le sue condizioni di salute e per la sua età, incompatibili con il regime carcerario.
Tommaso Rotunno, di Fondi, i suoi 77 anni li ha compiuti lo scorso 21 dicembre ma il “vizio” dello spaccio non lo hai mai perso. L’uomo, sorvegliato speciale, era sempre monitorato dai Carabinieri della locale tenenza che l’hanno arrestato di nuovo in flagranza nella notte tra martedì e mercoledì. L’ultimo controllo davanti l’abitazione in cui risiede – e secondo gli inquirenti luogo in cui spacciava – gli è risultato fatale.
Da una tasca dei pantaloni dei pantaloni una dose di cocaina, di sicuro destinata al prossimo acquirente, ma i militari del tenente Ivan Mastromanno, nella successiva perquisizione domiciliare sequestravano altre 18 dosi della stessa sostanza stupefacente e 530 euro, probabile provento dell’attività illecita.
Rotunno naturalmente veniva arrestato e ai “domiciliari” attenderà il processo per direttissima – sarà assistito dall’avvocato Giulio Mastrobattista – davanti il giudice unico del Tribunale di Latina. Rotunno, conosciuto dalle forze dell’ordine con i nomignoli di “Nonno cocaina” e “Nonno Jack”, venne arrestato l’ultima volta per spaccio agli inizi dello scorso ottobre: venne sorpreso sempre dai Carabinieri a lanciare da una finestra della sua abitazione un involucro contenente 12 grammi che, suddivisi, avrebbero fruttato venti dosi di cocaina.
Saverio Forte
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