GAETA – “Negli ultimi giorni il Comune di Gaeta è stato al centro di una serie di eventi a dir poco preoccupanti. La sentenza del TAR del Lazio, in merito alla “vicenda TARI”, che ha visto il Comune soccombere e che potrebbe comportare la restituzione ai cittadini gaetani di somme ingiustamente versate e, successivamente, la “visita” dei carabinieri del Noe di Roma, per chiarimenti sul funzionamento del contratto di appalto per la raccolta dei rifiuti, costituiscono due “fatti” politicamente e amministrativamente rilevanti”. Inizia così una dura nota di Emiliano Scinicariello, nella rosa dei candidati a sindaco per le elezioni amministrative del 2017. “Nonostante tutto questo – chiede chiarimenti – il Sindaco Mitrano tace, come nulla fosse accaduto.
Sarebbe invece opportuno che il Sindaco e l’Assessore al ramo Mottola, tanto solerte nel verificare “sul campo” le modalità di raccolta della differenziata, rendessero note alla cittadinanza, ad esempio, se sono state raggiunte le percentuali-obiettivo di raccolta differenziata previste dal contratto di affidamento del servizio e se i termini contrattuali vengono rispettati (spazzamento, lavaggio stradale, pulizia invernale delle spiagge ecc.), poiché il Comune di Gaeta paga in ragione dell’espletamento dei servizi pattuiti.
Gaeta è la città della provincia con la fiscalità locale più elevata. E’ peraltro coinvolta in vicende giudiziarie e controlli del NOE sull’appalto “milionario” della raccolta dei rifiuti, e per questo ritengo incomprensibile che il Sindaco non senta l’esigenza di mettere a conoscenza dei cittadini-contribuenti di come i loro soldi – tanti soldi – vengano spesi.
In questi 5 anni, ed ancor più negli ultimi mesi, si sono succedute conferenze stampa e comunicati sull’inaugurazione di festicciole e manifestazioni, sul taglio di nastri di rotonde e marciapiedi, ma non si ricorda una sola conferenza stampa su temi strettamente amministrativi, proprio sulla fiscalità ad esempio, ma anche sui servizi sociali, ecc.
Se a tutto questo si aggiunge un assurdo Regolamento che dovrebbe disciplinare l’accesso agli atti amministrativi, ma in realtà lo complica terribilmente per gli stessi consiglieri comunali, appare chiaro che l’obiettivo dell’amministrazione è quello di far calare un velo sul proprio operato.
La trasparenza non è uno slogan, è una modalità di comportamento, di conduzione dell’azione amministrativa. Altro che trasparenza, questa è l’Amministrazione delle nebbie”!