SEZZE – I Carabinieri del Comando Provinciale di Latina, coadiuvati dal personale del Nucleo operativo ecologico di Roma e da un’unità cinofila in servizio presso la stazione carabinieri a.m. di Borgo Piave nella mattinata odierna, hanno dato esecuzione a 3 provvedimenti di misura cautelare (una sottoposizione agli arresti domiciliari e due obblighi di polizia giudiziaria), emessi dal gip presso il tribunale di Latina Laura Matilde Campoli, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili il primo di Omicidio con dolo eventuale ed inottemperanza agli obblighi di assistenza in caso di incidente, e gli altri due di favoreggiamento personale.
I provvedimenti sono scaturiti da un’articolata attività d’indagine, avviata dal Nucleo Investigativo e coordinata dal sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Latina Simona Gentile, a seguito del sinistro con esito mortale verificatosi a Sezze nel novembre 2015.
La sera del 12 novembre 2015, alle ore 18.00 circa, un’autovettura che percorreva a forte velocità la Via Variante di Sezze, aveva investito De Benedictis Addolorata, pensionata di 86 anni originaria di Corato (BA) e residente a Sezze, allontanandosi da luogo del sinistro senza prestare soccorso. L’anziana donna, trasportata con urgenza presso l’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina, era deceduta nella nottata a causa delle gravi lesioni riportate.
I primi accertamenti, condotti dalla Stazione Carabinieri di Sezze, avevano consentito di raccogliere pochi elementi in quanto sul luogo dell’incidente non erano state rinvenute tracce utili alle indagini. L’unico spunto fornito da alcuni passanti era costituito dalle indicazioni, peraltro estremamente confuse e generiche, sull’autovettura che aveva provocato il sinistro, descritta come un’utiliaria di colore bianco. In considerazione della complessità degli accertamenti richiesti, nonché della gravità del fatto, che aveva destato sconcerto ed allarme tra la cittadinanza, le indagini venivano quindi delegate al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale.
Nonostante la penuria di indizi le investigazioni non solo consentivano di ricostruire la dinamica del sinistro, addivenendo all’identificazione del pirata della strada, ma riuscivano altresì a documentare le modalità con la quale lo stesso, favorito da alcuni conoscenti, si era disfatto del mezzo ed aveva tentato di eludere le investigazioni.
L’attività investigativa consentiva infatti di acclarare che:
Leggeri Mauro, 27 enne di Sezze, la sera del 12.11.2015, alla guida di una fiat uno di colore bianco, sprovvista di assicurazione, di proprietà della propria madre convivente, percorreva la via variante di sezze a velocità elevata e non adeguata all’orario notturno ed alle scarse condizioni di visibilità, in un tratto scarsamente illuminato ed in leggera pendenza, investiva la De Benedictis addolorata, che stava rientrando a casa. lo stesso quindi si allontanava dal luogo del sinistro omettendo di prestare soccorso all’anziana donna;
A. T. 26 anni, compagna non convivente del leggeri, durante le indagini ometteva di riferire le circostanze dell’investimento di cui era a conoscenza, e si attivava cercando persone che fossero disposte a fornire false testimonianze finalizzate a fornire un alibi al LEGGERI;
R. E., 53 anni, gestore di un “centro raccolta veicoli” sito a Maenza (LT), benché consapevole della provenienza delittuosa del veicolo coinvolto nel sinistro mortale, provvedeva alla immediata rottamazione, al fine di occultare le prove.
Il Leggeri è stato sottoposto agli arresti domiciliari in quanto ritenuto responsabile di omicidio con dolo eventuale ed inottemperanza agli obblighi di assistenza in caso di incidente prevista dal codice della strada, poichè dopo aver provocato l’incidente si allontanava repentinamente senza prestare alcun soccorso, accettando pertanto con la sua condotta il rischio di realizzare l’evento criminoso.
Agli altri Agli altri due indagati, sottoposti agli obblighi di polizia giudiziaria viene contestato il favoreggiamento personale per le condotte sopra descritte.