FORMIA – Nei giorni scorsi gli attivisti del meetup “Formia 5 Stelle” hanno presentato alcune osservazioni al PUT, Piano Urbano del Traffico, che dovranno essere valutate e votate dal Consiglio Comunale di Formia in fase di approvazione definitiva.
“Dal 1992 – si legge nella nota – la legge obbliga i comuni sopra i 30 mila abitanti di dotarsi di un Piano del Traffico, ma a Formia, finora, si è sempre fatto finta di niente. Il Piano è già stato approvato dalla maggioranza in Consiglio Comunale in prima lettura il 5 dicembre scorso e i termini per presentare le osservazioni scadono oggi 30 gennaio.
Con incontri cadenzati e tematici che si sono sviluppati nelle scorse settimane, gli attivisti del meetup di Formia hanno analizzato le migliaia di pagine del Piano e presentato le osservazioni rispettando le modalità, le scadenze e i termini previsti dalla legge.
Abbiamo riscontrato, innanzitutto, che il Piano Urbano del Traffico presenta un’evidente sostanziale contraddizione che inficia l’intero impianto tecnico presentato della TAU, che è la società incaricata alla redazione del progetto. Dicono che il PUT che sarà definitivamente approvato nei prossimi giorni non potrà prescindere dalla realizzazione della Pedemontana! Questo vuol dire che tutti gli elementi contenuti nel Piano, tipo rotatorie, sensi unici, infrastrutture, ecc., sono subordinati ad un alleggerimento del traffico di transito della città, specie quello pesante, che potrà essere realizzato solo grazie all’attraversamento a monte della città, circostanza questa che sembra più una chimera che una possibilità a breve scadenza.
In particolare, per quanto riguarda la sosta, abbiamo comunque chiesto di modificare lo scempio dell’aumento degli abbonamenti mensili delle strisce blu per i residenti, che passerebbero da 40 euro annui a 120, 360 e 480 euro l’anno. Abbiamo chiesto, come metodo e come principio, di adeguare l’aumento delle tariffe all’INDICE ISTAT DELL’AUMENTO MEDIO DEI CONSUMI PER LE FAMIGLIE DEGLI OPERAI E IMPIEGATI, che negli ultimi 5 anni è del 6,8%. In tal modo gli abbonamenti annui dei parcheggi a pagamento passerebbero da 40 a 42 euro.
Sempre per la sosta a pagamento abbiamo chiesto di sanare l’illegittimità della riscossione del ticket lungo le carreggiate stradali, illegittimità sancita dal Codice della Strada e da una serie di sentenze di Tribunali e Cassazione che vieterebbero di realizzare parcheggi a pagamento in posti espressamente vietati dalle norme.
In merito al Piano Trasporti, nel tentativo di conservare almeno una parziale validità al Piano che il Comune si accinge a varare, riteniamo che l’unica alternativa alla dichiarata carenza di varianti all’abitato sia la riduzione della circolazione del traffico privato nel centro città e che questa possa essere proposta alla cittadinanza solo offrendo un consistente potenziamento del trasporto pubblico, del quale invece, come da noi denunciato più volte fin dalla presentazione delle linee di indirizzo dell’A.C., questo Piano risulta assolutamente carente.
Abbiamo ribadito tra l’altro, l’importanza dei benefici indiretti dei quali l’intera cittadinanza godrà dall’incremento dell’uso del mezzo pubblico in termini di qualità della vita, economia e rapidità dei collegamenti, risparmi nel bilancio economico famigliare.
In particolare abbiamo chiesto di utilizzare da subito lo scenario già previsto nel Piano Trasporti per il Lungo Termine, anziché quello più povero del Breve Termine, con alcune ulteriori proposte in tema di riorganizzazione e potenziamento delle linee, di alcuni aggiustamenti dei nuovi orari e percorsi delle linee, di una offerta più diversificata della tariffa che preveda ticket ed abbonamenti con diversa cadenza ed anche per più linee o intera rete”.