GAETA – “Gaeta capitale italiana della cultura”. E’ il pilastro su cui si fonda la nuova stagione targata Emiliano Scinicariello. Il candidato sindaco, insieme al suo staff, coordinato dal prof. Roberto Micera, ricercatore CNR e docente di Destination Management all’Università degli studi della Basilicata, è già al lavoro per predisporre un documento programmatico che metta la cultura al centro dello sviluppo turistico della città del Golfo, nel pieno rispetto della sostenibilità economica, ambientale e sociale.
Turismo e sviluppo occupazionale. “Questo il binomio vincente che la città di Gaeta deve perseguire nel breve termine – ha spiegato Emiliano Scinicariello – I dati ISTAT 2016 sul turismo parlano chiaro, nonostante l’Italia stia attraversando una fase di crescita dei flussi, il turismo a Gaeta è in un momento di profonda crisi: calo di arrivi e presenze, riduzione della permanenza media e riduzione dei tassi di occupazione delle strutture ricettive. Eppure si continua a parlare di turismo, confondendolo con l’ “escursionismo”, fenomeno ben diverso e caratterizzato dalla presenza di visitatori, per lo più residenti o provenienti dalle vicine province di Latina, Caserta e Napoli, che invadono strade e piazze, mossi esclusivamente dall’esigenza di trascorrere una giornata in modo diverso. Che non occupano stanze d’albergo e non sono per nulla supportati né guidati alla scoperta di un territorio che nasconde un patrimonio culturale di inestimabile valore.”
Pianificazione, coordinamento, condivisione e partecipazione. Sono le parole chiave, spesso dimenticate in questo recente passato, con le quali coltivare le ambizioni turistiche della città. “Coinvolgere gli imprenditori locali, le associazioni e tutti gli altri enti rappresentativi del settore nelle scelte e nella progettualità di iniziative ed eventi è il primo passo da compiere per dare una vera spinta sinergica al settore turistico e ottenere riscontri concreti in termini economici” ha aggiunto Scinicariello.
Riorganizzazione turistica. “Pensare globale e agire locale”. E’ la chiave per progettare il successo turistico della città. Attrarre turisti da ogni parte del mondo investendo sui prodotti tipici e tradizionali. A fare da cornice, naturalmente, i necessari interventi infrastrutturali per l’accessibilità e la mobilità, un piano di marketing territoriale e un proficuo dialogo con il mondo universitario e della ricerca.
Programmazione “aperta”. “Con l’ausilio della progettazione turistica – conclude Scinicariello – e l’utilizzo di leggi regionali ed europee, si potrà accedere a fondi già predisposti per potenziare l’offerta turistica. Tutto ciò non può che essere fatto con il coinvolgimento, sia nella fase programmatica che in quella più strettamente realizzativa, di tutti gli operatori/attori che già agiscono sul nostro territorio e dei cittadini che ne vorranno essere protagonisti. Questo documento è “aperto” a spunti e suggerimenti di tutti coloro che operano e sono protagonisti nella filiera turistica”.