Attualità

Pendolari, i comitati chiedono maggiore partecipazione alle decisioni istituzionali

MINTURNO – “Prendiamo atto delle dichiarazioni esternate sugli organi di stampa da esponenti politici dell’attuale maggioranza della Regione Lazio secondo le quali si sta giungendo all’epilogo della ormai nota questione dei disservizi legati agli orari treni della linea FL7. Tutto ciò può certamente far piacere ai Comitati e alle Associazioni che negli ultimi mesi hanno seguito da vicino l’evolversi dei fatti e che sperano cosi di vedere accolti i loro intendimenti finalizzati alla risoluzione definitiva dei disagi che ogni giorno i tanti pendolari sono costretti a subire a causa di scelte scellerate”. Lo dichiarano il Comitato Pendolari della tratta Roma-Napoli, Terranima e Confconsumatori di Latina.

“Appare però a dir poco strano – prosegue la nota – che tali notizie non giungano direttamente dalla Istituzione Regionale, la quale è stata investita della problematica dalle varie lettere inviate dai Comitati pendolari della linea, tra l’altro pubblicate per trasparenza anche su quotidiani e social, alle quali non si è ritenuto opportuno fornire alcun riscontro.

Nessuno è stato informato della istituzione e costituzione di un tavolo permanente di lavoro, seppur in più occasioni Comitati e Associazioni lo hanno ripetutamente richiesto facendosi anche parte attiva nell’organizzazione di incontri congiunti sempre sistematicamente disertati dalla Regione Lazio.

I Comitati della intera linea in particolare si sono anche organizzati costituendo un coordinamento tra loro con l’individuazione di un referente unico per regione, proprio al fine di rendere più celeri le interlocuzioni tra istituzioni e pendolari, indipendentemente se questi sono organizzati in comitati o meno, e per una migliore condivisione delle problematiche esistenti sulla linea, superando visioni incentrate unicamente sulla singola stazione.

Se dunque nella sostanza i Comitati ritengono che si stia procedendo nella direzione giusta, va chiarito come la Regione Lazio intenda coinvolgerli intorno al tavolo tecnico permanente, che sarebbe stato istituito a loro insaputa, in quanto nelle notizie di stampa non vi è alcun riferimento specifico a queste modalità risultando essere delle sole manifestazioni di intenti senza nulla allo stato di concreto.

Le organizzazioni dei pendolari sono le uniche organizzazioni che possono rappresentare in modo concreto le istanze e i bisogni di mobilità degli utenti/pendolari ma nel contempo lascia molto perplessi il modo con cui la Regione Lazio ritiene di doversi rapportare con esse.

Certamente si resta fiduciosi sia rispetto alla bontà del lavoro svolto per migliorare le condizioni di viaggio dei pendolari, sia per dare sistematicità alle interlocuzioni con l’istituzione regionale ma nel contempo si chiedono azioni più concrete.

Ora si attende la presentazione degli orari, magari da realizzare nei termini auspicati dal coordinamento dei pendolari e cioè in un tavolo unico tra Regioni, Sindaci, Trenitalia, RFI e rappresentanze dei pendolari, la cui organizzazione, per facilitare i compiti per le Regioni, può essere gestita anche dai comitati stessi, come avvenuto in precedenti occasioni”.

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