MINTURNO – Il comitato pendolari stazione di Minturno-Scauri, nel prendere atto dell’incontro indetto dai sindaci per domenica 12, rende nota la posizione scaturita nella riunione odierna il Coordinamento dei comitati pendolari di tutta la linea Roma-Napoli ha ampiamente discusso lo stato dell’arte relativo agli orari dei treni in vigore, alle sue criticità e alla metodologia basata sulle “rotture di carico” su cui si fondano le scelte del modello proposto da Trenitalia.
“Tale modello, come da noi preannunciato – si legge nella nota – non ha funzionato e non può funzionare, tanto che da più parti, incluse le regioni Lazio e Campania, si è sostenuto il ripristino del metodo precedente all’11-12-2016, una posizione che ancora oggi i comitati condividono. E’ stato anche preso atto che, in conseguenza alle successive “toppe” messe per cercare di coprire carenze e criticità del nuovo orario, si sono avuti dei miglioramenti come avvenute per le stazioni (oltre a Formia e Latina) di Marcianise, Albanova, Itri e Minturno-Scauri.
Il Comitato al termine della discussione ribadisce:
-La necessità di tornare al metodo su cui era basato l’orario antecedente all’11 dicembre 2016, ovvero all’abolizione di ogni “rottura di carico”;
– Che i comitati dei pendolari si rendono disponibili per apportare al “vecchio orario” le modifiche necessarie e urgenti richieste dai pendolari fino alla copertura del budget stanziato per la realizzazione del programma di Zingaretti “cura del ferro”, e al 1.500.000 euro stanziati da parte della Regione Campania.
Il comitato ha come obiettivo quello di far diventare la linea Roma-Napoli l’arteria principale della mobilità su ferro come strumento indispensabile allo sviluppo economico, sociale e culturale del Lazio e della Campania.
– Stigmatizza l’evidente contrasto sul metodo che le due Regioni hanno adottato nel relazionarsi con il pendolari e cittadini: disponibilità e trasparenza da parte della Regione Campania fino al punto che sottoporrà l’approvazione dell’orario al parere dei pendolari. Pertanto non è scontato che la Regione Campania approvi le nuove modifiche proposte da Trenitalia. Ambiguo e poco trasparente è invece il rapporto che la Regione Lazio ha instaurato con i pendolari: la stessa Regione come fatto già l’11 dicembre e per gli altri provvedimenti successivi, finge la concertazione, invitandoci per il 14 febbraio dopo “alcuni” sindaci e senza farci preventivamente conoscere le nuove proposte di orario.
Se la regione Lazio vuole approvare da sola la struttura dell’orario deve assumersi le responsabilità del fallimento del modello in vigore sapendo inoltre che la regione Campania per espressione dei relativi comitati, potrebbe non seguire tale decisione.
– Noi continueremo ad agire seguendo i principi della democrazia partecipata sapendo che le conquiste ottenute oggi a discapito di altri cittadini non costituiscono vittorie ma sconfitte.
– Il nostro modello di riferimento resta il vecchio orario con la risoluzione delle criticità così come emergono dalla storicizzazione della mobilità sulla linea Roma Napoli senza rotture di nessun tipo”.