LATINA – Una gara da rifare. Lo ha sentenziato il Tar del Lazio – sezione di Latina – che ha sospeso il bando di gara per l’affidamento del servizio di manutenzione, a mezzo autospurgo, degli impianti di trattamento delle acque reflue e di quelle potabili gestite da Acqualatina sull’intero territorio dell’Ato 4. I giudici amministrativi hanno accolto un mirato e specifico ricorso presentato dalla nota società “Ambroselli Maria Assunta srl” di Castelforte che, difesa dall’avvocato Marca Dresda, hanno eccepito il bando promosso da Acqualatina e pubblicato , con il relativo capitolato e disciplinare di gara, sulla Gazzetta ufficiale del 30 dicembre scorso.
Il contenuto del bando è finito subito sotto la lente d’ingrandimento della società di via Ripitella soprattutto per i requisiti che, definiti troppo “stringenti” così come sono stati menzionati, mettevano in discussione il principio della libera concorrenza e, dunque, la possibilità di prendere parte all’appalto. La “Ambroselli Maria Assunta srl” si è considerata parte lesa nel momento in cui il bando di gara metteva in discussione perfino la sua capacità economico-finanziaria e finanche tecnica quando, invece, la sua esperienza ed attività nel settore del trattamento delle acque reflue e potabili dimostrano il contrario.
Contro il ricorso della ditta di Castelforte Acqualatina si è difesa nominando gli avvocati Alfredo Zaza D’Aulisio e Tiziana Ferrantini ma i giudici amministrativi – presidente Carlo Taglienti – hanno considerato meritevole di accoglimento l’istanza del privato pur fissando per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 23 febbraio prossimo.
Saverio Forte