GAETA – La vicenda del commissariamento del comune di Fondi e del ministro Maroni emise l’interdittiva che colpì il sindaco Mitrano nel lontano 2010 ha un’appendice. Si è tenuta infatti ieri davanti al giudice Maria Assunta Fosso della seconda sezione penale del tribunale di Latina la terza udienza del processo a carico del “Brigante” Antonio Ciano chiamato a rispondere di divulgazione di atti segreti o qualificati tali. A denunciarlo fu l’allora candidato alla carica di Sindaco di Gaeta il quale, avvalendosi della testimonianza di una donna dichiarò che il Ciano avesse divulgato il contenuto della parte della famosa Relazione Frattasi nella quale veniva evidenziato il ruolo del dirigente Cosmo Mitrano (attuale sindaco di Gaeta) nelle vicende per le quali il Prefetto richiese lo scioglimento del Consiglio Comunale di Fondi. “Il processo – spiega l’avvocato di fiducia Pasqualino Magliuzzi – è stato rinviato al prossimo 3 novembre per l’assenza della teste del Pubblico ministero e che avrebbe dovuto riferire di aver ricevuto dal Ciano un compact disc che il Mitrano asserisce contenesse lo stralcio della Relazione Frattasi (dichiarato atto riservato) che riguardava il suo ruolo nella vicenda relativa ai condizionamenti mafiosi nel Comune di Fondi”. Tra l’altro Mitrano denunciò Antonio Ciano anche per diffamazione e si è costituito nel processo parte civile tramite l’avvocato Antonio Buonemani. A tanti anni di distanza dai fatti, a parte la coincidenza con la recentissima sentenza del tar di Latina, fa riflettere il fatto che la testimone non si sia presentata in aula per la seconda volta. Sono passati ormai 8 anni e forse la città avrebbe bisogno di voltare pagina e guardare al proprio futuro.