Formia / Lavoravano a nero per un ristorante, scoperte due donne clandestine

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FORMIA – In concomitanza con l’otto marzo la Questura di Latina denunzia il gestore di un ristorante di Formia per la violazione dell’art. 12 in materia di immigrazione clandestina. In particolare gli agenti del Commissariato di Formia hanno eseguito il controllo amministrativo di un ristorante sito in quel Comune del sud pontino , riscontrando la presenza di cinque lavoranti, di questi, tre erano regolarmente assunti , due erano irregolari sul territorio italiano. Trattavasi di due donne di origine Moldava, la prima classe 1991 la seconda , classe 1975 , domiciliate nel centro cittadino di Formia. Ascoltate da personale del Commissariato, entrambe hanno dichiarato di essere state impiegate all’interno del ristorante per svolgere mansioni di pulizia locali e lavapiatti e di ricevere un trattamento lavorativo ben al di sotto di quanto previsto da un regolare contratto.
All’esito degli accertamenti effettuati unitamente a personale della ASL di Formia, si è provveduto ad avviare le pratiche per l’espulsione per le donne, mentre per il titolare dell’attività è scattata la denunzia per violazione dell’art. 12/5co. legge 286/89 del T.U. sulla Immigrazione che punisce colui il quale al fine di trarre un ingiusto profitto dalla condizione di illegalità dello straniero, favorisce la permanenza di questi nel territorio dello Stato in violazione delle norme del presente testo unico. La sanzione prevista è quella della reclusione fino a quattro anni e con la multa fino a lire trenta milioni.