GAETA – “È stata una bella giornata, per noi e per la nostra città!”. Queste le parole del candidato Sindaco Luigi Passerino, ieri, a margine della conferenza stampa nella quale è stata annunciata la nascita della “Coalizione della Città”, nuovo soggetto politico nel quale confluiscono le liste civiche Obiettivo Comune, Obiettivo Giovani, La Gaeta che Vorrei e Gaeta Smart, al quale si unisce, ed è questa la vera novità, la lista civica Insieme per Gaeta, guidata da Maria Ausilia Mancini.
“La nostra scelta – aggiunge Passerino – trova riscontro in molte città italiane, come Latina o Cantù, dove ormai le forze civiche si alternano dal 2001. Purtroppo in questi anni il territorio è stato vittima di faide interne ai partiti, che alla fine hanno prodotto divisione ed immobilismo. Io non ho conflitti di interesse e voglio dedicarmi alla città 24 ore su 24, senza doppi o tripli incarichi. Per questo se la città deciderà di darmi, anzi darci, fiducia, prenderò un’aspettativa dal lavoro.”
Una parte rilevante della conferenza stampa è stata dedicata al futuro della città e all’idea di sviluppo. “Dal punto di vista economico – puntualizza il candidato Sindaco – Gaeta attraversa una fase di transizione infinita. Andiamo a grandi passi verso la “terziarizzazione”e ci troviamo di fronte a treni imperdibili, come il turismo digitale, lo sviluppo legato alla viabilità, alla mobilità, alla logistica, al recupero dei tanti siti demaniali o produttivi, abbandonati e dismessi. Si pensi all’Italcraft, utilizzato oggi solo per fare rimessaggio”.
“La strategia e il programma su cui Insieme per Gaeta ha a lungo lavorato, e che oggi va a proseguire nella “Coalizione per la città”, hanno l’intento condiviso di dare aria nuova e nuove prospettive alla città e al suo sviluppo – dice Mancini. E Prosegue: “l’intento è di rafforzare Gaeta non solo come città a se stante, ma come parte di un Territorio che offra possibilita di organizzare, dare prospettive, ottenere benefici di crescita ed economie di scala. Un territorio ed una città che hanno a cuore lo sviluppo dei vari aspetti, dai turismi all’economia del mare, ma soprattutto che abbia lo stile della partecipazione della cittadinanza alle scelte amministrative e dell’inclusione sociale. Il comune non ha il compito di “promettere” posti di lavoro, ma di creare le condizioni affinchè questo possa essere ricercato attraverso strategie lungimiranti e ambientalmente sostenibili”.
“Fare economia – concludono congiuntamente Passerino e Mancini – vuol dire superare le divisioni, attivare tavoli di concertazione e di progettazione partecipata in cui lavorino amministratori, imprese, associazioni, scuole, per il bene comune su proposte concrete ed indirizzi di sviluppo condiviso. Non abbiamo la pretesa di dire che noi siamo la strada, ma vorremmo indicare come trovare la strada”.