FORMIA – “Dove gli altri distruggono, noi dobbiamo costruire…”: forte di questo convincimento, nel 1992, con l’ex Jugoslavia dilaniata dalla guerra civile ed in seguito alla distruzione del loro convento nella Bosnia centrale, due suore, Suor Josipa e la sorella Suor Cornelia Kordic, cercarono rifugio nel loro paese natale, Medjugorie, dove, con l’aiuto di tanti volontari, soprattutto italiani, iniziarono a costruire, su un terreno di proprietà della loro famiglia, una casa per accogliere bambini, anziani ed intere famiglie che cercavano rifugio ed aiuto.
Anno dopo anno, la casa si è ampliata con altre strutture ed una chiesa ed oggi, la “Comunità della Famiglia ferita” sorge nella cittadina di Citluk e nella piccola frazione di Vionica, alle porte di Medjugorje, ospitando circa 140 persone, da bambini di pochi mesi ad anziani e ragazze madri che, aiutandosi vicendevolmente, vengono allevati, mandati a scuola ed indirizzati ad un lavoro. Le suore ed i volontari sono la loro famiglia.
Con la benedizione di Papa Giovanni Paolo II, nel 1994, Suor Josipa e Suor Cornelia fondano la “Comunità delle Sorelle della Famiglia Ferita” e la “Casa Famiglia Giovanni Paolo II” che divengono tappa obbligata per le migliaia e migliaia di pellegrini che annualmente raggiungono Medjugorje.
Nel 2003, scomparsa a causa di un male incurabile Suor Josipa, è la sorella Suor Cornelia ad assumere la guida della Comunità che, priva di qualunque assistenza governativa, da parte della Bosnia Erzegovina, vive solo grazie al sostegno dei volontari ed al costante aiuto di benefattori locali e stranieri.
Approfittando del pellegrinaggio a Medjugorje organizzato dalla Parrocchia “Cuore Immacolato di Maria” del Villaggio Don Bosco, guidato dal 13 al 18 marzo prossimi dall’attivo parroco don Mariano Salpinone, anche a Formia si è allestita una colletta alimentare per inviare un piccolo contributo a Suor Cornelia ed ai suoi ragazzi. Una raccolta che ha visto, in prima fila, come già in altre occasioni, due rinomate aziende locali, il Pastificio Paone, grazie alla sensibilità del nuovo Amministratore Unico, Fulvio Paone ,ed il “Conad Ida” di Franco e Marco Forte.
Saverio Forte
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