CASTELFORTE – Il gruppo di Castelforte Democratica vuole sottoporre all’attenzione dei cittadini come ancora una volta la superficialità e l’inesperienza ha portato l’attuale amministrazione ad affrontare un problema così importante e di rilievo come la redazione del Piano Emergenza Comunale.
Nella seduta del Consiglio Comunale del 01 dicembre 2016 abbiamo ribadito a chiare note ed espresso parere contrario su questo argomento che, secondo noi, avrebbe dovuto essere sottoposto ad una commissione ad hoc con l’ausilio delle associazioni coinvolte ma soprattutto di professionisti specifici in possesso di idonea certificazione rilasciata dal Dipartimento Protezione Civile a seguito di superamento di corso di Disaster Management, per le varie tematiche che tale piano va ad affrontare , vista l’importanza strategica e l’obiettivo fondamentale di tutelare l’incolumità dei nostri cittadini qualora si verificasse un grave evento.
Abbiamo, inoltre, espresso la nostra perplessità su come possa essere stato redatto in così breve tempo, visti gli atti ufficiali in nostro possesso, e senza nulla togliere alla professionalità ed esperienza della persona che lo ha redatto, riteniamo che bisognava attenersi in modo scrupoloso sia alle Linee guida Nazionali che quelle regionali.
Non vogliamo scendere troppo nello specifico, riteniamo però doveroso sottolineare alcuni importanti aspetti:
• Il documento si presenta per lo più di tipo descrittivo piuttosto che come modello organizzativo, in cui deve prevalere la verifica puntuale della compatibilità reale del modello con la vera struttura;
• La cartografia del rischio della vulnerabilità non è propriamente aderente a quella prevista sembrerebbe una semplice riproposizione del metodo “Augustus” e manca di riscontro e verifica tra le risorse umane strumentali oltre che della reale capacità organizzativa dell’ente;
• Non sono espresse le caratteristiche idrometriche di bacino, i livelli di esondazione, i punti di attivazione di eventuali frane e il ruscellamento per Rio Grande , previsto invece dall’Autorità di Bacino.
• Non è presente il foglio di condizioni e la manutenzione della diga di Suio;
• Per l’evento sismico manca la zonizzazione dell’evento, le aree e popolazioni a rischio con l’individuazione degli edifici costruiti ante 1984, e cosa grave non è riportato il plesso scolastico di Suio Forma;
• Sono mancanti le valutazioni relative ad eventi riconducibili alla rete di distribuzione del gas metano;
• non vi è un minimo accenno di valutazione rispetto ad eventi indiretti ma influenti, riconducibili al sito della Centrale Nucleare del Garigliano, che seppur in territorio limitrofo, poiché in fase di decommission avrebbe dovuto avere una particolare attenzione visto che le radiazioni qualora , si verificasse l’incidente, certamente non rispettano i confini geografici.
Per quello che abbiamo potuto leggere e non avendo avuto la possibilità di partecipare ad alcun dibattito e confronto riteniamo che tale piano ha criticità e limiti importanti che debbono essere colmati, se si vuole dare risposta più concreta agli scenari di rischi sulla base delle vulnerabilià del contesto ambientale. Tanto è vero che la Regione Lazio ha ritenuto giustamente non approvarlo.