Cultura

Gaeta / Sergio Cammariere incanta il pubblico del teatro Ariston

GAETA – Musica, poesia e un pizzico di magia sono stati gli ingredienti per una serata di grande impatto e intensità. Il cantautore calabrese Sergio Cammariere ha deliziato e conquistato un pubblico di circa 600 persone con passione, incredibile talento e un’atmosfera quasi incantata.

Come lui stesso ha detto al microfono, palesemente emozionato, ha inaugurato una stagione musicale all’Ariston dopo anni di cinema e rappresentazioni teatrali ed è stato evidente a tutti che quel senso di responsabilità e quell’onore lo hanno molto colpito. Poche parole leggermente impacciate all’inizio per poi tuffarsi tra il nero e bianco del suo amato pianoforte, per esprimersi al meglio, come lui sa fare, con la musica.

L’Ariston è stato avvolto per ben due ore da note melodiose, virtuosismi e riarrangiamenti, interpretando pezzi storici della sua lunga carriera come “L’amore non si spiega”, “Tutto Quello che un uomo”, “Sorella mia” (richiesta dalla platea a gran voce), “Tempo perduto“, fino a pezzi nuovi del suo ultimo album “Io” uscito poco meno di quattro mesi fa.

Ad accompagnarlo in questo viaggio armonico la sua band storica da oltre vent’anni: Luca Bulgarelli al contrabbasso, Amedeo Ariano alla batteria e Bruno Marcozzi alle percussioni insieme alla special guest e amico fraterno Fabrizio Bosso alla tromba. Tra i suoi brani non sono mancati anche omaggi ad altri artisti da lui stimati come Sergio Endrigo con “Chi sei“, “Estate” di Bruno Martino e il gran finale con “Senza fine” del cantautore genovese Gino Paoli.

Un finale che ha visto Cammariere commuoversi quando l’organizzatrice della serata nonché sua grande fan, Sabrina Iannoli, visibilmente emozionata e con la voce tremula gli ha consegnato un mazzo di fiori e un regalo speciale: un disco d’argento con le firme dei membri del fan club, il gruppo Situation. Ulteriore regalo una targa da parte del comune di Gaeta consegnata dal Presidente del Consiglio Pina Rosato.

Una serata che ha fatto felice tutti, in primis il cantautore, che ha dichiarato al microfono quanto gli sia piaciuta Gaeta: “Mi hanno portato un po’ in giro per questo paese e mi piace molto, ho mangiato veramente bene, ma soprattutto, sono grato ed emozionato per il vostro affetto” ha concluso rivolgendosi al pubblico presente in sala che gli ha regalato applausi scroscianti e una finale standing ovation meritata fino all’ultimo minuto.

Sergio Cammariere, apprezzatissimo pianista jazz noto da oltre vent’anni nell’ambiente, ha conosciuto l’affetto e la notorietà del grande pubblico grazie alle sue partecipazioni al Festival di Sanremo, la prima nel 2003 con “Tutto quello che un uomo” che gli ha regalato il terzo posto oltre al “Premio della Critica”, il Premio “Migliore Composizione Musicale” e due Dischi di Platino; la seconda nel 2008, dove con “L’amore non si spiega” ha fatto un bellissimo omaggio alla bossa nova, duettando con Gal Costa, una delle più belle e importanti voci della canzone brasiliana.

Raffinato interprete, uomo timido e galante, compositore sensibile e delicato, Sergio Cammariere ieri sera ha conquistato proprio tutti, non solo i suoi fan, ma anche chi ha colto l’occasione per assistere al concerto di uno dei più grandi musicisti italiani in un teatro di provincia, dove le distanze si accorciano e l’affetto e la stima diventano quasi palpabili.

Un concerto che si è trasformato in una serata indimenticabile, ma che ha avuto anche una finalità benefica, dato che una parte del ricavato sarà devoluto al restauro delle porte della Cappella della Madonna Solitaria, sul lungomare Caboto. L’ennesima conferma di un animo gentile.

Gisella Calabrese

(Foto di Gianluca Di Fazio, per gentile concessione)

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