FORMIA – Un altro filone di voto di scambio elettorale si sta aprendo a Formia. Non bastava il procedimento legato alla cooperativa “Impero Romano” per quanto riguarda la gestio-ne e pulizia degli arenili liberi che la Procura della Repubblica di Cassino ha aperto un nuovo fascicolo indagando niente meno che il sindaco Sandro Bartolomeo e il neo assessore all’urbanistica ed ex presidente del consiglio comunale Maurizio Tallerini, entrambi del partito Democratico. Lo si evince da una delega con il magistrato titolare delle indagini, il sostituto Procuratore Alfredo Mattei, dà mandato ai Carabinieri di continuare le indagini e di interrogare i due indagati.
Ma cosa sarebbe successo? Nelle fasi conclusive dell’ultima campagna elettorale, che nel giugno 2013 culminò con la quarta vittoria del primo cittadino in carica Bartolomeo, quest’ultimo e l’allora candidato al consiglio comunale Tallerini avrebbero promesso a quattro disoccupati di Formia un posto di lavori presso il Parco “Antonio De Curtis”, la “Tomba di Cicerone” o il Parco “Pimental”, un ‘assunzione di tre mesi per la cooperativa “Iris Multiservizi” e altre sistemazioni lavorative. In cambio di cosa? Naturalmente del voto in occasione delle amministrative. La richiesta del pm Mattei di far svolgere ulteriori accertamenti e di interrogare Bartolomeo e Tallerini è del 4 marzo scorso, a quasi quattro anni da quando si sarebbe consumato il reato.
Una “gola profonda” o un “pentito” ha deciso di vuotare il sacco solo ora? Questo filone di indagine nasce quasi per caso e, sempre per opera di Carabinieri che, in occasione un anno fa di un presidio di senza lavoro davanti al palazzo municipale, chiesero le ragioni reali di quella forma di protesta. E i protagonisti, esasperati e disperati, risposero che talune e ben precise promesse elettorali non erano state rispettate. Senza condizionale, questa volta. Purtroppo.
Saverio Forte