FORMIA – L’amministrazione Bartolomeo potrebbe essere giunta ai titoli di coda. Per le opposizioni di centrodestra, invece, il quarto mandato del sindaco del Pd è terminato anzitempo oggi pomeriggio in occasione del voto sulla proposta del bilancio di previsione 2017 e di quello pluriennale 2017-2019. Al termine di un aspro dibattito sulla manovra finanziaria che prevedeva la conferma della tassazione per i servizi a domanda individuale e un leggero ritocco della Tari per gli aumentati costi imposti dalla Regione per il conferimento in discarica dei rifiuti indifferenziati, il colpo di scena in sede di votazione: il bilancio di previsione per essere considerato approvato sarebbe dovuto essere licenziato dalla metà dei consiglieri più uno presenti in aula (ovvero 13). Si è verificato che i consiglieri d’opposizione delle liste “Centristi per Formia” e “Idea Domani” abbandonavano l’aula, i rappresentanti di Forza Italia presenti votavano contro (Gianluca Taddeo ed Erasmo Picano) e a far pendere l’ago della bilancia era l’ultimo consigliere chiamato in rigoroso ordine alfabetico, Mattia Zannella.
Il consigliere, considerato il braccio destro in consiglio del vice-sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Eleonora Zangrillo, annunciava il suo voto contrario esprimendo “molte perplessità” sul bilancio di previsione 2017 . E così la maggioranza, esterrefatto, si fermava a quota 12 voti mentre i consiglieri di opposizione erano protagonisti di autentiche scene di giubilo nell’aula consiliare, all’interno del palazzo municipale e nella vicina piazza della Vittoria dove venivano aperte diverse bottiglie di champagne. Il sindaco di Formia, Sandro Bartolomeo, scuro in volto, convocava la sua maggioranza preannunciando che farà convocare nei prossimi venti giorni – come prevede la norma – il consiglio per l’approvazione del bilancio di previsione per l’esistenza di una differente interpretazione tra quanto prevede lo Statuto del Comune per la decadenza del consiglio in caso di mancato varo del bilancio e le disposizioni contenute nel decreto legislativo sugli enti locali. Le minoranze, tutte, invece, hanno brindato per l’arrivo del “giorno della liberazione” di Formia.
Saverio Forte
I COMMENTI. Un vero e proprio colpo di scena quello accaduto oggi pomeriggio presso il consiglio comunale di Formia. Il bilancio di previsione non è stato approvato. Alla seduta erano presenti 15 consiglieri su 25. La maggioranza qualificata è di 13. Al momento del voto, i sì sono stati 12, i no 3, perché una parte dell’opposizione ha abbandonato l’aula. Mancando la maggioranza degli aventi diritto, il segretario generale ha decretato la mancata approvazione del bilancio. Ma il vero dato politico è il voto contrario del consigliere di maggioranza Zannella, che insieme a quelli di Forza Italia Picano e Taddeo ha decretato la bocciatura del bilancio. C’è da dire che la votazione potrebbe non essere valida, in quanto l’approvazione deve necessariamente avere la maggioranza assoluta più uno, che è di 13. Un tecnicismo che farebbe restare ancora in piedi l’attuale amministrazione guidata dal sindaco Sandro Bartolomeo, che entro domani potrebbe convocare un nuovo consiglio comunale e approvare il bilancio entro 20 giorni. Di questo si sta discutendo in queste ore, anche con il prefetto di Latina. Resta comunque il dato politico di una maggioranza che ad oggi non ha più i numeri per governare.
L’opposizione è scesa in piazza per festeggiare con tanto di spumante. Immediate le reazioni. Pasquale Cardillo Cupo, capogruppo di Idea Domani ha dichiarato: “Sono quattro anni che la città è in agonia, oggi festeggiamo una vittoria politica: la maggioranza non esiste più. Il consigliere Zannella ha dimostrato senso di appartenenza alle istituzioni non approvando un bilancio che non era basato sugli interessi della città”.
Anche Antonio Di Rocco, capogruppo Centristi X Formia, ha dichiarato: “Come abbiamo annunciato quattro anni fa, questa maggioranza si è dimostrata un mero cartello elettorale e oggi si è sciolta come neve al sole. In questi anni Formia è tornata indietro di 20 anni. Abbiamo avuto una città sporca, con l’aumento delle tasse alte e una totale mancanza di progettualità. Da domani ci metteremo al lavoro per creare un’alternativa politica”.
Ci si prepara già alle prossime elezioni comunali e la venuta di un commissario prefettizio sembra vicina. L’ultima parola spetta al Prefetto di Latina, Pierluigi Faloni, al quale l’amministrazione comunale ha inviato un quesito sulla validità della seduta consiliare.
VIDEO
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.