FORMIA – Si complica col passare delle ore la già grave crisi politico-amministrativa al comune di Formia. Non bastava la mancata approvazione ieri sera in consiglio comunale del bilancio di previsione 2017 per il determinante voto contrario del consigliere di maggioranza della lista “Ripartiamo Insieme” Mattia Zannella che il sindaco Sandro Bartolomeo ha gettato apparentemente la spugna. Ha preannunciato, dopo una lunga notte di riflessione, le sue dimissioni dall’incarico in una lettera aperta alla Giunta, alla sua risicata maggioranza di centrosinistra e ai coordinatori politici del Pd e di Sinistra Italiana in cui ha sottolineato come la votazione sul bilancio di previsione 2017 abbia evidenziato che non esistono più i numeri a sostegno della maggioranza politica uscita dalle urne alle amministrative del 2013.
Bartolomeo ha anche osservato come le sue dimissioni “siano senz’altro da preferirsi ai tentativi di ricucire una maggioranza che non c’è più o di nuove, altre ipotesi di maggioranza che non siano state validate da un passaggio elettorale. Tutte le mie amministrazioni sono state caratterizzate dal sostegno esclusivo delle forze che mi hanno eletto – ha scritto Bartolomeo – Non abbiamo mai consentito passaggi dalla minoranza alla maggioranza come avvenuto in altre amministrazioni”. Il sindaco dimissionario di Formia un aspetto vuole precisarlo: “La mia decisione non è assunta sulla base di emozioni, che pur sono presenti, ma nasce tutta da una riflessione politica che, a mio parere, non è più eludibile”. Sandro Bartolomeo, poi, si considera vittima di continui ricatti di singoli consiglieri e ricorda che i precedenti cambi di casacca di alcuni consiglieri non avevano significato politico ma sono stati legati a esigenze personali che la sua maggioranza non poteva accettare o risolvere.
Un affondo lo rivolge all’ex componente della sua maggioranza quella guidata dalla sua “vice” e assessore ai Lavori Pubblici Eleonora Zangrillo e al consigliere di “Ripartiamo Insieme”, accusati rispettivamente di non aver approvato il bilancio e tanti altri importanti atti deliberativi in Giunta e, ieri sera, il bilancio 2017 in aula: “Non mi resta che prenderne atto, anche perché non voglio offrire alcuna sponda a chi ha causato tale situazione che comporterà un lungo commissariamento dell’amministrazione della città, con le conseguenze che tutti possono immaginare. Per me, chiusa la straordinaria esperienza amministrativa che i miei concittadini mi hanno consentito per ben quattro volte, resta l’impegno politico nel Partito in cui milito da sempre, il Partito Democratico”. E un affondo finale Bartolomeo lo rivolge anche all’esperienza delle liste civiche che hanno sostenuto le sue campagne elettorali:” Spero che, in futuro, abbiano sempre meno cittadinanza i comportamenti di chi, vestendosi di civismo, aspira solo a rappresentare se stesso al di fuori di qualsiasi regola e confronto democratico. Insieme a tanti altri, mi batterò affinché ciò non possa più avvenire”. Bartolomeo dà per scontato l’arrivo del commissario Prefettizio ma la legge in materia gli dà ora 20 giorni di tempo per ripensarci o per confermare le sue dimissioni.
Intanto la segretaria generale del comune di Formia, Rita Riccio, su pressione dei gruppi consiliari di “Idea Domani” e dei “Centristi per Formia”, ha inviato una nota alla Prefettura di Latina in scrive che “il bilancio potrebbe essere stato regolarmente approvato” secondo quanto prevede il testo unico sugli enti locali del 2000, successivo all’approvazione, nel 1999, Statuto del comune. Il comma 5 dell’articolo 115 recita che “Il consiglio comunale approva il bilancio in seduta pubblica con il voto favorevole dei componenti assegnati…” mentre la lettera C) del primo comma dell’articolo 36 prevede che “lo scioglimento del consiglio comunale avviene quando il bilancio non è stato approvato entro i termini”. Cioè oggi, il 31 marzo. Per le minoranze un voto conclusivo c’è stato e ha sentenziato la conclusione del Bartolomeo quater.
Saverio Forte