FORMIA – Si svolgerà venerdì 7 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Salute e in contemporanea nazionale, la proiezione del documentario “Sangue del suo sangue”, a Formia presso la Sala Falcone Borsellino ore 19, organizzata da Terra Prena Lazio col patrocinio del Comune di Formia. Siamo sicuri che prelevare il sangue del cordone ombelicale sia innocuo per la salute dei neonati? I genitori dei bambini “donatori” – mossi da nobili intenzioni di solidarietà – vengono effettivamente e pienamente informati su questa pratica? Esistono valide alternative alle cellule staminali provenienti dal sangue dei neonati? In Italia esistono 19 banche pubbliche destinate alla crio-conservazione del sangue cordonale, più che in ogni altro Paese al mondo. Il “prezzo” finale per ogni sacca esportata si aggira oggi intorno ai 17 mila euro.
La video inchiesta indipendente “Sangue del suo sangue”, realizzata dall’ostetrica Amyel Garnaoui e dal documentarista Angelo Loy, indaga sugli aspetti etici, economici e giuridici legati alla donazione del sangue neonatale da cordone ombelicale e sulle conseguenze che questa pratica ha sulla salute del neonato, gettando una luce nuova su questo delicato argomento e offrendo informazioni che finora nessuno aveva dato.
L’inchiesta mostra dati ed evidenze scientifiche sul prelievo di sangue cordonale con il contributo di autorevoli pareri degli addetti ai lavori e testimonianze dei genitori di neonati “donatori”. Ostetriche, clinici e medici che fanno ricerca nell’ambito della neonatologia, spiegano perché è bene non sottrarre quel sangue al bambino appena nato: «è come togliere un terzo del sangue ad un maratoneta a fine gara» afferma Niccolò Giovannini, specialista in ginecologia e ostetricia della Fondazione Policlinico Mangiagalli di Milano e dottore di ricerca in scienze dello sviluppo prenatale.
A coordinare le proiezioni in contemporanea nazionale sono l’associazione di volontariato La Goccia Magica, in collaborazione con il Comitato per il Rispetto dei Diritti dei Neonati (CoRDiN) e l’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia (OVOItalia).
All’evento formiano parteciperanno anche l’epidemiologo e ricercatore Michele Grandolfo, già dirigente dell’I.S.S., che ha collaborato all’inchiesta, e la dott. Arianna De Martino, neonatologa dell’ospedale S.Giovanni di Roma, oltre a rappresentanti istituzionali e professionisti del territorio per un confronto pubblico.
“Sangue del suo sangue”
Regia di Amyel Garnaoui e Angelo Loy – Genere: Documentario d’inchiesta
Produzione: Italia, 2016 – Durata: 30 minuti circa
in collaborazione con il Comitato per il Rispetto dei Diritti dei Neonati (CoRDiN) e l’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia (OVOItalia)
Info: sanguedelsuosangue@gmail.com trailer: https://vimeo.com/153684434
Sinossi:
Sangue del suo sangue indaga sugli aspetti etici, economici e giuridici legati alla donazione del sangue neonatale da cordone ombelicale e sulle conseguenze che questa pratica ha sulla salute del neonato. L’inchiesta offre informazioni alla società civile e agli operatori sanitari che finora nessuno aveva dato.
“Sangue del suo sangue” è una produzione indipendente ed è stata prodotta e diretta da due coniugi: Amyel Garnaoui, ostetrica, e Angelo Loy, documentarista. (http://www.cinemaitaliano.info/pers/027656/interviste/angelo-loy.html). Amyel e Angelo hanno tre figli.
Il film ha ricevuto parte dei finanziamenti da crowd-funding: https://www.produzionidalbasso.com/project/sangue-del-suo-sangue-inchiesta-sulla-donazione-del-sangue-da-cordone-ombelicale/ Per ulteriori informazioni sul film, visitare il sito web: https://cordinblog.wordpress.com/sangue-del-suo-sangue
Descrizione:
In cosa consiste la donazione del sangue del cordone ombelicale? La pratica della raccolta del sangue cordonale ha delle conseguenze sulla salute del neonato? A chi appartiene il sangue del cordone ombelicale? A chi appartengono le cellule staminali contenute in questo sangue? Le donne sono correttamente informate sulla natura di questa donazione? Quanto costa al Servizio Sanitario Nazionale la raccolta e la conservazione del sangue cordonale? Esistono alternative efficaci a questa donazione?
Queste le domande che intende sollevare il film, attraverso un viaggio in Italia alla ricerca delle figure coinvolte in tale complessa realtà: madri, ostetriche, ginecologi, ricercatori, politici, magistrati, associazioni, alla luce delle più recenti ricerche scientifiche.
Intervistando esponenti del mondo scientifico è emerso quanto la pratica della raccolta del sangue cordonale, necessitando il taglio precoce del cordone ombelicale, non sia innocua per il neonato “donatore”. L’incontro con le madri, che hanno creduto nella donazione solidaristica del sangue del cordone e che l’hanno sostenuta, ha messo in luce quanto l’informazione ricevuta sia stata parziale e quanto il consenso informato non sia stato davvero tale.
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DICHIARAZIONI
Amyel Garnaoui, autrice: Come madre di tre figli e come ostetrica, mi sono trovata ad affrontare il tema delicato della donazione del sangue cordonale o come viene spesso impropriamente chiamata, la donazione del cordone ombelicale. L’esigenza di affrontare questo tema si è rafforzato quando sono venuta a conoscenza del fatto che in Senato stava per essere approvata una proposta di legge che riguardava proprio la promozione della donazione del sangue da cordone ombelicale e delle banche che lo crio-conservano…
Manuela Granaiola, senatrice: “Non è che togliamo del sangue ai neonati, impediamo di gettare nel cestino delle risorse importanti per la cura di tante malattie”
Massimo Alosi, pediatra neonatologo: “Mi sembra un po’ fastidioso pensare al neonato come ad una fonte di pezzi di ricambio”
Paolo Rebulla, immunoematologo: “Una valida alternativa al trapianto del sangue del cordone ombelicale è il trapianto di midollo di un soggetto che possieda il 50 % del patrimonio genetico del malato da trapiantare. I tempi di recupero sono probabilmente migliori rispetto al trapianto da cordone ombelicale”
Elena Skoko, presidente CoR.DiN: “Non riuscivo ad immaginare come il prelievo del sangue da un neonato potesse essere prioritario per uno Stato, come stabilisce la legge italiana e come prevede il nuovo disegno di legge che punta a promuovere la cosiddetta donazione del cordone”
Carlo Piscicelli, ginecologo: “Se vogliamo aumentare la probabilità della donazione e della conservazione non dobbiamo aspettare un minuto. Dobbiamo attaccare subito l’ago e prendere il sangue”
Ibu Robin Lim, ostetrica: “Quando si taglia velocemente il cordone il neonato viene privato di circ 150 ml di sangue. Ciò rappresenta circa un terzo del sangue totale del bambino. Se io prelevassi ad una persona adulta un terzo del suo sangue sarebbe immediatamente ricoverata in ospedale per una trasfusione”
Niccolò Giovannini, ginecologo: “Il clampaggio immediato del cordone va ad impoverire la funzione del cuore. Il cuore farà fatica a battere”
Giovanni Battista Petti, Magistrato Suprema Corte di Cassazione: “Se il sangue appartiene al figlio è chiaro che gli fai un danno se glielo togli”
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“Sangue del suo sangue” include interviste e contributi di:
MANUELA GRANAIOLA, senatrice, prima firmataria DDL 913 per la promozione della donazione del sangue da cordone ombelicale e della rete di banche che lo crioconservano
PAOLO REBULLA, immunoematologo, co-fondatore della Milano Cord Blood Bank
†GLORIA PRAVATÀ, già responsabile della comunicazione dell’Istituto Nazionale Sangue dell’Istituto Superiore di Sanità e presidente dell’ADISCO
CARLO PISCICELLI, ginecologo UOC Ginecologia ed Ostetricia Ospedale Cristo Re, Roma
GIOVANNI BATTISTA PETTI, magistrato della Suprema Corte di Cassazione
RANIERI DE MARIA, bioeticista
NICCOLÒ GIOVANNINI, ginecologo, Fondazione Policlinico Mangiagalli, Milano
MAURIZIO ROMANI: senatore, vicepresidente 12ma commissione permanente (Igiene e sanità)
ELENA SKOKO: presidente del Comitato per il Rispetto dei diritti del Neonato (CoRDiN)
MASSIMO ALOSI, pediatra neonatologo ospedaliero
IBU ROBIN LIM, ostetrica e scrittrice, vincitrice premio CNN “Hero of the Year” nel 2011
LAURA CASTELLARIN, ostetrica, ospedale di Verbania
CARLA OLIVA, ostetrica consultorio ASL RM H
MICHELE GRANDOLFO, epidemiologo già ricercatore e dirigente dell’ Istituto Superiore di Sanità
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