TERRACINA – Sono giunte ad una svolta le indagini per l’omicidio di Umberto Esposito, l’imprenditore tessile di 82 anni originario di Roma trovato cadavere in un fossato la sera del 24 Marzo nelle campagne de La fiora, a Terracina. I Carabinieri del comando provinciale di Latina hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, con le ipotesi di reato di omicidio, sequestro di persona, rapina e contraffazione, due giovani di Fondi, un uomo di 35 e la compagna rumena di 24 anni. Secondo le risultanze investigative condivise dal sostituto procuratore Cristina Pigozzo la vittima la serata del suo allontanamento – era il 14 marzo- aveva incontrato a Latina la coppia. Esposito sarebbe stato sequestrato e sedato con alcuni sonniferi e trasportato a Fondi all’intero di un manufatto di campagna di proprietà del 35enne.
Saverio Forte
Le indagini sono state intraprese il 15.03.2017, a seguito della segnalazione di allontanamento da parte dei familiari del predetto ESPOSITO, il quale il 14.03.2017 si era recato a Latina e non aveva fatto più rientro a casa. Il cadavere dell’ESPOSITO veniva rinvenuto nella serata del 24.03.2017, incappucciato ed imbavagliato, presso in località La Fiora del comune di Terracina.
Già dai primi accertamenti si aveva modo di acclarare che la vicenda presentava profili di particolare complessità, per cui oltre all’attivazione delle previste procedure per la ricerca di persone scomparse, veniva predisposto un articolato dispositivo investigativo, costituito dai carabinieri del Nucleo Investigativo e della compagnia di Latina, che consentiva di raccogliere circostanziati elementi di colpevolezza nei confronti dei due indagati e ricostruire le varie fasi dei delitti per cui si procede.
In particolare si accertava che:
l’ESPOSITO Umberto il 14.03.2014 si era incontrato a Latina con i due fermati, una donna 24enne di origini rumene ed il convivente, un italiano 35enne di Fondi (LT). In tale circostanza i due indagati avevano sequestrato l’anziano imprenditore, verosimilmente dopo averlo sedato con dei sonniferi, trasportandolo in un luogo, ove è stato trattenuto contro la sua volontà sino al momento della morte.
Agli indagati sono stati contestati i reati di sequestro di persona, omicidio, rapina, falsificazione di titoli di credito ed indebita utilizzazione di carte di credito e di pagamento.
Nel corso dell’operazione sono state sequestrate le abitazioni, i locali e le autovetture nella disponibilità dei fermati, sui quali verranno disposti accertamenti tecnici.