FORMIA – Durante la concitata approvazione del bilancio di previsione 2017 grazie al polemico “fidanzamento” politico tra il Partito Democratico e Forza Italia il riconfermato sindaco di Formia, il renziano Sandro Bartolomeo, maneggiava nervosamente il suo telefonino. Un gesto, umanamente comprensibile, per mascherare la tensione? Macchè, a quel telefonino arrivano “minuto per minuto” via whatsapp le chat del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che chiedeva in tempo reale se ci fosse stata o meno la tanto sperata “fumata bianca” relativamente all’accordo con Forza Italia. A rivelare questo dettaglio, prima di concedersi ai taccuini e alle telecamere dei numerosi cronisti presenti, è stato personalmente il sindaco di Formia al quale il governatore del Lazio aveva chiesto di dare vita ad una nuova governance amministrativa per rilanciare un programma di fine consiliatura. Bartolomeo ha anche aggiunto come Zingaretti fosse a conoscenza della trattativa con Forza Italia dopo l’ok dato dai due Senatori pontini dei due partiti nuovi alleati, entrambi di nome Claudio, Moscardelli e Fazzone.
“Tutti stanno demonizzando quanto di importante avvenuto in consiglio comunale – ha osservato, quasi per giustificarsi, il sindaco Bartolomeo – Pochi sottolineano, però, la battaglia che nell’assemblea dell’Ato 4 stiamo portando avanti io ed il sindaco di Fondi (di Forza Italia) Salvatore De Meo per la ripubblicizzazione dell’acqua. Su questioni importanti come questa, le grandi infrastrutture e la sanità non ci si può dividere”. Intanto il sindaco di Formia nella giornata di mercoledì, dopo aver formalmente ritirato in una lettera alla segretaria generale Rita Riccio le sue dimissioni ha ufficialmente azzerato tutte le deleghe assessorili confermando che promuoverà un maxi rimpasto in Giunta. I tempi non si preannunciano brevi anche vuole capire se varare un esecutivo tecnico – magari con la nomina di assessori graditi o vicini al nuovo alleato Forza Italia – o politico e se confermare o meno la “golpista” Eleonora Zangrillo quale sue “vice” e responsabile delle Opere pubbliche. Il riconfermato sindaco di Formia sa di dover tenere in futuro la barra molto dritta perché, dopo il soccorso azzurro, non sono più tollerabili errori di valutazione o di superficialità amministrativa in qualsiasi settore della vita amministrativa.
Archiviato definitivamente il rapporto di collaborazione con Sinistra Italia – passata definitivamente all’opposizione – un confronto interno è stato promosso all’interno dei tre circoli cittadini del Pd i cui mal di pancia aumentano (soprattutto nel primo circolo, quello presieduto dall’Orlandiano Francesco Carta) con passare delle ore dopo il voto shock del consiglio comunale e l’ingresso in maggioranza dei avversari di sempre di Forza Italia. Non è piaciuta la metodologia con cui è stata portata a termine la trattativa e ora il primo nodo da sciogliere sarà il rinnovo – a meno di 14 mesi dal voto amministrativo – delle commissioni consiliari. La richiesta è stata già anticipata dalle opposizioni Centriste che hanno fatto capire come il Pd dovrà rinunciare a qualche sua rappresentanza per attribuirle ai nuovi compagni di avventura.
Sarà questo il primo banco di prova di una coesistenza che sulle grandi questioni programmatiche “darà importanti risultati” – ha osservato fiducioso il sindaco Bartolomeo. Intanto dell’accordo politico Pd-Forza Italia ci sono già le prime vittime illustri, alcune ditte di trasloco. Erano state precettate per trasferire il materiale di proprietà dei componenti dello staff del sindaco – che restano naturalmente al loro posto – e di alcuni dirigenti di fiducia del sindaco “riabilitato”. E, invece, c’è tempo per sbrigare il loro compito anche perché la politica si è confermata l’arte dell’impossibile. Almeno sino a prova contraria.
Saverio Forte