MINTURNO – La tavola rotonda promossa da Italia Nostra, Legambiente, Lega Navale Italiana, domenica scorsa, a Scauri ha visto la partecipazione entusiasta dell’opinione pubblica, e la condivisione del governo cittadino rappresentato dal Sindaco Gerardo Stefanelli e dell’intera giunta e del Parco Regionale rappresentato dal Presidente Davide Marchese, che ha deciso di scendere in campo accanto al Comune e agli ambientalisti, per dire no all’istallazione di un primo impianto di mitilicoltura di 305.000 metri quadrati nello specchio d’acqua antistante la Baia di Monte d’Oro, l’angolo più suggestivo ed interessante sotto l’aspetto turistico e paesaggistico di un comune, quale Minturno, ad esclusiva economia turistico – balneare. Dal 9 gennaio 2014 è in corso l’iter amministrativo che dovrebbe consentire alla Cooperativa La Marea, con impianti già esistenti a Gaeta e a Bacoli, di ottenere anche una concessione a Scauri.
Gli ambientalisti fanno osservare che non sono mai stati coinvolti gli enti che dovrebbero rilasciare i pareri più significativi e pertinenti sotto l’aspetto della tutela ambientale, sanitaria, archeologica, paesaggistica. Chiedono il superamento della semplice analisi tecnico-burocratica dei dirigenti di settore che non hanno il diritto di decidere del destino dei comuni che compongono la Regione Lazio, anche ignorando le direttive europee che impongono di programmare l’utilizzo delle acque marine. Quale destino si vuole riservare al Golfo di Gaeta e al litorale circeo? Da Terracina alla Foce del Fiume Garigliano si registra la presenza di un Parco Nazionale e di quattro Parchi Regionali, per i burocrati non sono sufficienti a determinare la vocazione ambientale e turistica della costa del Lazio Meridionale. L’analisi del dossier consente di formulare molte valutazioni, per cui gli ambientalisti ne consigliano vivamente la lettura. È giunto il momento che il Governatore della Regione, Luca Zingaretti, l’Assessore al ramo Carlo Hausman e il Presidente del Consiglio Regionale Daniele Leodari ascoltino il “grido di dolore” che la società civile rivolge loro all’unanimità, considerato il cartello di associazioni anche locali che si è mobilitato nel dire no. Si chiede ai consiglieri regionali, che rappresentano la nostra terra e la nostra società, di fare ascoltare le nostre istanze con vigore e determinazione.
Ci attendiamo che i consiglieri regionali della provincia pontina Enrico Forte (PD), Pino Simeone (Forza Italia) e Gaia Pernarella (M5 Stelle) facciano la loro parte senza se e senza ma. La gente del Golfo e del Litorale circeo lo reclama a gran voce attendendosi che finalmente una vicenda surreale che dura da circa quaranta mesi trovi la sua soluzione nel confronto istituzionale e politico, scevro da interessi di lobby economiche che sono del tutto estranei agli interessi vitali del nostro territorio. Accanto agli ambientalisti si sono schierati la Confcommercio Imprese Lazio Sud, il CNA Balneatori, la CGIL di Minturno, il SIB, il Consorzio Riviera di Minturno, l’Avis e tanti altri. Le istituzioni comunali con le delibere all’unanimità della giunta e del consiglio comunale e il parere del dirigente di settore hanno esternato e rappresentano chiaramente il pensiero di tutta la cittadinanza di Minturno: NO a qualsiasi ostacolo al futuro cittadino.
Italia Nostra Comm. Dott. Marcello Rosario Caliman
Legambiente Dott. Edoardo Zonfrillo
Lega Navale Italiana Dott. Sergio Ianniello
(Foto: Mauro Iannotta)