MINTURNO – Tantissimi esemplari di Berte Minori sono stati rivenuti nella giornata di ieri privi di vita sulla spiaggia di Scauri. Ne sono stati contati più di centocinquanta uccelli nel tratto tra la Darsena Flying e il Lido “La Tintarella”. Del caso si è subito interessato il servizio naturalistico del Parco Regionale “Riviera di Ulisse”, che ha prelevato alcuni esemplari ed effettuato una prima analisi, spedendoli all’Istituto zooprofilattico per ulteriori analisi tossicologiche. Il timore è che potrebbero aver ingerito qualcosa di tossico.
Dai primi rilievi non sono stati riscontrati segni di aggressione né di armi da fuoco, quindi è escluso che si tratti del risultato di una battuta di caccia. Secondo le prime informazioni pervenute, sembra ci sia stata proprio pochi giorni fa una moria proprio di questa tipologia di volatili presso l’Oasi Faunistica di Lago Patria e quindi potrebbe essere che le correnti abbia spinto i cadaveri fino alle acque del sud pontino, non solo a Scauri ma anche a Vindicio e Gaeta. Il caso è stato denunciato dalla Lipu di Lago Patria, che non esclude che potrebbe trattarsi di avvelenamento scaturito dall’inquinamento. Già nei mesi scorsi vi sono stati sversamenti in mare a causa di malfunzionamenti alla centrale idrovora del Consorzio di Bonifica del Volturno.
Le Berte Minori si nutrono esclusivamente di pesci che cacciano durante le ore diurne in mare aperto e di solito volano basse per individuare grandi banchi e quindi si tuffano inseguendo la preda anche per alcuni metri sott’acqua, oppure galleggiano in attesa che la preda passi nelle vicinanze. Proprio nell’area antistante la foce del lago ci sono branchi di pesci che forse erano avvelenati da chissà qualche prodotto chimico.
Anche il Comune di Minturno si è messo in moto, interessando l’Asl Latina al fine di capire esattamente le cause che hanno prodotto la morte di un così massiccio numero di uccelli, al fine anche di scongiurare il pericolo di un inquinamento in mare che a poche settimane dalla nuova stagione estiva arrecherebbe un danno ingente al comparto turistico.
Foto di Sonia Vento e Tonino Grincia
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